Dopo tredici mesi si chiude l’era del generale Figliuolo nella lotta alla pandemia. Oggi è il suo ultimo giorno al comando della struttura commissariale che chiude definitivamente i battenti. Al suo posto è stata istituita un’Unità operativa che avrà come compito principale il completamento della campagna vaccinale. La guiderà un altro generale, Tommaso Petroni, nominato dal presidente del Consiglio Mario Draghi.
Il suo primo compito, come detto, sarà portare a compimento la campagna vaccinale. Sono poco più di 4 milioni gli italiani che non hanno fatto neanche una dose, mentre altri 7 milioni circa devono ancora ricevere la terza. La campagna, però, sta vivendo una fase di stallo. Si viaggia al ritmo di 35-30mila booster al giorno. Mentre si sono praticamente bloccate le prime dosi.
10 milioni di dosi Pfizer inutilizzate
Come se non bastasse, i magazzini sono stracolmi di fiale in eccesso. Si contano circa 10 milioni di dosi Pfizer in surplus. Petroni sarà costretto a donarle all’estero, come d’altronde sta già facendo Figliuolo.
Un altro fronte che potrebbe dover gestire Petroni è quello delle quarte dosi. Al momento sono solo previste per le persone fragili. Ma due giorni fa il ministro Speranza ha chiesto all’Agenzia europea del farmaco e al Centro europeo per la prevenzione delle malattie di esprimere una posizione comune sull’eventualità di estenderla a tutti gli anziani o addirittura agli over 50. Una decisione simile è stata presa dalla Fda americana. Ma la maggior parte dei virologi nostrani è contraria. Matteo Bassetti lo riterrebbe un «grandissimo errore». Anche l’immunologa Antonella Viola pensa che «fare lo stesso vaccino ogni quattro mesi è uno sbaglio».