“Oltre alle scarse opportunità lavorative, anche l’instabilità politica contribuisce a indurre decine di migliaia di persone, tra cui molti giovani, a emigrare non solo per opportunità, ma per necessità. Un fenomeno che attualmente porta con sé enormi rischi per chi arriva in Europa dal Nord Africa o dai Balcani. E che al momento rappresenta un problema per i Paesi di origine, che perdono energie vitali, e per i Paesi di arrivo, che spesso faticano a integrare i nuovi arrivi, ad accoglierli con dignità”.
Lo ha detto Mario Draghi durante il suo intervento alla cerimonia di apertura del ‘Mediterraneo frontiera di pace’, promosso dalla Conferenza episcopale italiana e dal Comune di Firenze.
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Curare l’accoglienza
“Il mar Mediterraneo ci ricorda che ciò che accade nell’Egeo riguarda anche il Tirreno, ciò che avviene al largo della Tunisia o della Libia si ripercuote sulle coste della Sicilia. Più volte in passato ho ribadito l’importanza di una gestione condivisa, equilibrata e umana delle migrazioni. Condivisa perché, senza un’assunzione di responsabilità collettiva, l’azione europea non potrà mai essere giusta ed efficace. Equilibrata, perché non basta contrastare i flussi illegali, ma serve curare l’accoglienza. E umana, perché non possiamo essere indifferenti rispetto alle sofferenze dei migranti”, ha rimarcato il presidente del Consiglio. adnkronos