La partita-Quirinale si è ormai chiusa da una settimana. Ma gli echi di quanto accaduto continuano a farsi sentire, eccome. Si pensi al centrodestra, liquefatto e in guerra. O al M5s, dove lo scontro tra Giuseppe Conte e Luigi Di Maio è violentissimo e alla luce del sole. Insomma, lo sconquasso politico è profondo.
E, secondo Luigi Bisignani, gli echi di quanto accaduto si fanno sentire anche per come Mario Draghi ha preso il suo sostanziale ko: al Colle voleva andarci lui, ma gli è stato impedito. E così, l’uomo che sussurra ai potenti, in un intervento sul Tempo di oggi, domenica 6 febbraio, si concentra sulla figura del premier, al quale spesso e volentieri ha riservato critiche anche piuttosto aspre.
Parlando di Draghi, Bisignani scrive: “Irascibile, deluso, fisicamente provato: così appare SuperMario dopo che, da mesi, era convinto di aver preso la carrozza per il Quirinale. Ma Draghi è anche molto irritato con i suoi Grisù che, nelle ore più drammatiche delle votazioni per il Colle, gli hanno suggerito inutili telefonate melliflue ai leader dei partiti per autoproporsi”, sottolinea.
Ma soprattutto Bisignani aggiunge che “il premier è pure risentito contro Sergio Mattarella, il quale lo aveva più volte illuso, così come l’intero Paese, sul proprio trasferimento ai giardinetti di Villa Ada. Peccato che nel frattempo tutto l’apparato del Colle, con spettacolare astuzia mediatica (saluti di commiato alle Cancellerie europee, visita di congedo al Papa, per non parlare degli appelli spontanei di vari artisti – Benigni in testa – fino alla fiction del trasloco), lavorava sotto traccia per la sua riconferma, senza destare alcun sospetto né in Draghi né nel suo entourage”, sottolinea Bisignani. Insomma, la partita quirinalizia potrebbe aver anche stravolto i rapporti tra Draghi e Mattarella. liberoquotidiano.it