“Nello spirito del governo la scuola è il cuore del nostro Paese e noi vogliamo lavorare per ridurre il più possibile la didattica a distanza e aumentare sempre più la frequenza in presenza. Con questo spirito di apertura significativa ci siamo mossi per decidere che: i vaccinati non andranno in dad; nei pochi casi di classi che ricominceranno ad andare in dad abbiamo deciso di limitare la didattica a distanza da 10 a cinque giorni. Per essere ancora più specifico i cambiamenti riguardano scuola dell’infanzia, scuola primaria e scuola secondaria”. Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, nella conferenza stampa con il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, al termine del Cdm.
“Nella scuola dell’infanzia – ha specificato Speranza – solo al quinto caso si interromperanno le lezioni in presenza. Nella scuola primaria solo al quinto caso, non più al secondo, si ricomincierà ad andare in dad e ci andrà solo la popolazione non vaccinata. Lo stesso meccanismo vale per la scuola secondaria: dopo il secondo caso andranno in dad solo gli studenti non vaccinati, mentre gli altri continueranno a fare lezione in presenza”. askanews