David Rossi, testimone morto in carcere il giorno prima dell’indulto. Il caso David Rossi si arricchisce di nuovi sviluppi e retroscena mai svelati prima. La morte del capo della comunicazione di Mps, avvenuta il 6 marzo 2013 resta un mistero. In quel volo dalla finestra del suo ufficio, come svelato dalla moglie del manager Antonella Tognazzi “custodiva segreti inconfessabili”, ci sarebbe stato il peso di qualcosa più grande di lui.
Caso David Rossi, il verbale
A leggere il verbale dell’ex comandante dei carabinieri di Monteriggioni (Siena) Francesco Marinucci – riporta il Giornale – si scopre la strana morte del pittore gay Francesco Benocci. Sposato con moglie e figli, avrebbe raccontato molti anni prima di aver partecipato ad allegre festicciole con la Siena bene. Il suo racconto («Ballavano nudi sui tavoli…») collimerebbe su molti aspetti con quanto raccontato alle Iene successivamente dall’allora escort di Varese Matteo Bonaccorsi, sentito in segreto dalla commissione che indaga sulla vita del manager di Mps.
A Marinucci – prosegue il Giornale – Benocci avrebbe detto che tra i partecipanti c’era Nicola Marini, che con Aldo Natalini e Antonino Nastasi (oggi a Firenze a indagare su Fondazione Open e Matteo Renzi) erano nell’ufficio di Rossi a rovistare nei suoi effetti, nel pc e nel cellulare, almeno stando alla deposizione in commissione del colonnello Pasquale Aglieco.
“Ma te non c’hai paura che… perché stai raccontando tutti ‘sti festini…», racconta il carabiniere. E lui: “Maresciallo io sono una volpe. Io ci ho tutto registrato, filmini… se me succede qualcosa a me, qui salta Siena». L’uomo fu trovato impiccato a una finestra della sua cella del carcere di Massa Marittima il giorno prima di uscire con l’indulto. Anche questo decesso è avvolto nel mistero. affaritaliani.it