Oscenità gridate ad alta voce mentre era in corso una funzione religiosa. L’episodio è avvenuto nel santuario della Madonna di Monte Berico, a Vicenza, dove una 30enne avrebbe iniziato a urlare e bestemmiare all’interno del confessionale, agitandosi come un’ossessa e aggredendo il frate confessore. Le grida non sono passate inosservate ai numerosi fedeli che in quel momento assistevano alla cerimonia della messa.
“È stata una manifestazione nella quale è venuto fuori di tutto”, commenta Carlo Maria Rossato, priore del santuario “Grida, urla che hanno spaventato molti fedeli, non è mai accaduto (a parte per il Covid) che abbiamo dovuto chiudere la penitenziaria”. Stando a quanto ricostruito da VicenzaToday, la giovane era stata portata lì dai genitori, preoccupati dal suo stato di disagio. Ma la situazione è degenerata.
“Un esorcismo di otto ore”
L’episodio è stato confermato dalla polizia, chiamata a Monte Berico da alcuni fedeli usciti dalla chiesa. Sul posto è arrivata anche un’ambulanza del Suem ma in realtà né le forze dell’ordine e nemmeno gli operatori sanitari sono intervenuti fattivamente. Il perché è lo stesso priore a spiegarlo: “Dalle 11 del mattino alle 20 della sera è stato fatto quello che si può chiamare un esorcismo, anche se la preghiera di esorcismo è un percorso di fede più complesso, che può durare anche anni”.
Durante quelle ore i frati avrebbero dunque compiuto un rito mistico per liberare da quella che i religiosi ritenevano una “possessione diabolica”. “Alla fine tutti erano stremati” ha detto il priore, “e la ragazza è stata portata dal fratello in provincia di Verona”. Attualmente, come confermato anche dalla questura di Vicenza, si troverebbe in una casa di accoglienza.
La Procura apre un fascicolo
Dalle testimonianze di alcuni fedeli presenti in chiesa al momento dei fatti, sembrerebbe che in molti abbiano manifestato verso i frati la richiesta di affidare la trentenne alle cure del locale ospedale, mentre altri erano d’accordo sul fatto che i frati stessero praticando un esorcismo. Fonti attendibili riferiscono che sulla vicenda sia stato aperto un fascicolo da parte della Procura di Vicenza.
Inoltre, secondo voci circolate nelle ultime ore tra il Vicentino e Roma di quanto accaduto a Monte Berico sarebbe stata data notizia anche al segretario di Stato Vaticano lo schiavonense monsignor Pietro Parolin. Il quale tra ieri e oggi sulla sua scrivania avrebbe ricevuto nello specifico un’informativa riservata su quanto a accaduto nel santuario. https://www.today.it