Ferrara, 88enne muore in ospedale: sepolta senza vestiti all’insaputa dei parenti

cimitero

Dopo essere morta in ospedale, è stata sepolta senza vestiti, in un campo sconosciuto e all’insaputa dei propri familiari. E’ quanto successo a Ferrara a una donna di 88 anni, Alcida Vacchi, deceduta il 16 ottobre. La sepoltura è stata comunicata solo martedì 23 novembre, dopo varie richieste da parte dei parenti all’ufficio comunale preposto. L’assessorato ai servizi sociali del Comune ammette che c’è stato un problema di comunicazione tra gli addetti e assicura che seguiranno una verifica e una sanzione: “Cercheremo i modi per portare le nostre scuse ai parenti, consapevoli del dolore che stanno vivendo”. Lo riporta il Resto del Carlino.

Il racconto della figlia – “La nostra situazione familiare è sicuramente molto complessa – dice al quotidiano la figlia della donna Stefania Fenaroli – Non lo nascondiamo a nessuno: abbiamo dovuto richiedere al Comune di addebitarsi i costi delle esequie e della sepoltura di mia madre. Veniamo da una situazione economica che negli ultimi tre anni si è aggravata per colpe non nostre e il servizio messo a disposizione dall’amministrazione comunale ci è stato concesso. I primi problemi sono nati ovviamente dopo la morte di mamma. Aspettavamo la comunicazione da parte dell’incaricato comunale per sapere il giorno del funerale, per portare vestiti adeguati e, soprattutto, per sapere in quale luogo sarebbe stata sepolta”.

Sepolta senza vestiti

Tuttavia, le informazioni non arrivavano, così “un po’ perplessi, abbiamo cominciato a mandare messaggi di posta elettronica senza ricevere risposte”, aggiunge Fenaroli. Fino a martedì, alle 12, quando la famiglia, che sta valutando di rivolgersi a un legale, è stata informata per telefono che la donna era stata già sepolta, “senza vestiti, il giorno prima, ma che al momento non sapevano dirci in che luogo. Pensavamo di aver capito male. Adesso la rabbia è forte. Mamma non meritava un trattamento di questo genere”.

“Problema di comunicazione” – “C’è stato un problema di comunicazione tra la società preposta al servizio cimiteriale ‘Ferrara Tua’, che ha operato correttamente inviando le comunicazioni nei tempi prestabiliti al’’ufficio che cura queste particolari situazioni, e la famiglia – specifica l’assessorato -. Insomma, l’anello di collegamento tra ‘Ferrara Tua’ e i familiari non ha operato come avrebbe dovuto”.
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