L’infettivologo del Policlinico San Martino di Genova Matteo Bassetti ha affermato che, qualora dovessero aumentare i contagi, l’Italia dovrebbe assumere misure drastiche quali impedire ai non vaccinati di accedere ad alcune attività.
Intervenuto durante la trasmissione Tagadà in onda su La7, l’esperto ha sottolineato che se riusciamo a fare lo sforzo di arrivare al 90% di cittadini immunizzati, con la fine dell’anno si potrà pensare di eliminare il green pass. Per poter arrivare a ciò, però, è necessario vedere cosa succederà nei prossimi due mesi.
Alcune attività dovrebbero essere solo per i vaccinati
“Se dovessimo assistere ad un aumento dei contagi e dei ricoveri in ospedale e le regioni dovessero rischiare di cambiare colore, a quel punto bisognerà pensare di rendere fruibili alcune attività (bar, ristoranti, teatri, stadi) unicamente da parte di chi è vaccinato“, ha spiegato Bassetti. Il quale ha evidenziato che per lui dovrebbero accedere a queste attività soltanto i cittadini che hanno ricevuto il vaccino e non quelli che genericamente posseggono il green pass.
Fatto con il tampone, ha continuato, quest’ultimo è un surrogato del certificato come dovrebbe essere perché dà la sicurezza solo appena fatto. Un test eseguito due o tre giorni prima non è più, secondo lui, uno strumento di sicurezza perché fornisce la fotografia di un determinato momento che potrebbe non essere più tale anche solo un’ora dopo. https://it.yahoo.com