Una carriera rovinata dal vaccino anti-Covid quella di Brandon Goodwin, star del basket americano che si è trovato a fare i conti, di colpo, con le conseguenze dei farmaci che gli sono stati somministrati.
L’atleta, che gioca nel ruolo di guardia negli Atlanta Hawks, si è lasciato andare a un duro sfogo, spiegando di aver visto la sua stagione concludersi anzitempo proprio per gli effetti collaterali successivi alla somministrazione e di vedere “a rischio” addirittura il suo futuro nel mondo dello sport.
Durante una diretta su Twitch, Goodwin ha raccontato sconsolato la sua storia: “Ho iniziato a sentirmi poco bene dopo il vaccino e non mi sono mai più ripreso del tutto. Avevo continuamente dolori alla schiena. E quando giocavo, dopo ogni partita ero esausto, senza più energie, come non mi era mai successo prima. Così alla fine, quando mi sono reso conto che non potevo più continuare così, ho deciso di rivolgermi a un medico per capire cosa stesse succedendo”.
Una volta nello studio di uno specialista, la star dell’Nba ha scoperto di avere “dei coaguli di sangue”. L’unica spiegazione possibile, secondo Goodwin, è legata al vaccino: “Tante persone mi hanno detto che non c’è nessuna correlazione. Eppure i fatti sono questi: prima della somministrazione ero in perfetta salute, ora non lo sono più. Sono sicuro che sia colpa del vaccino se la mia stagione sportiva è già finita. Al 100%”.
Carriera rovinata dal vaccino
Goodwin ora spera che la sua salute possa migliorare in fretta, ma ha confessato di “non avere più certezze. Ora come ora non so nemmeno se potrò proseguire la mia carriera”. Una storia, la sua, che ha impressionato molti fan. E che però, dalle nostre parti, i giornali si sono ben guardati dal raccontare. D’altronde, l’Italia sta assumendo sempre più i connotati della dittatura sanitaria. E in pochi hanno ancora il coraggio di alzare la testa e ribellarsi. www.ilparagone.it