Il sogno proibito di Letta: Draghi al Quirinale e Franceschini premier
“Enrico Letta si è messo in testa di essere il nuovo ago della bilancia, il nuovo mattatore”: questo dicono alcune voci in Parlamento dopo i risultati raggiunti dal Partito democratico alle amministrative della settimana scorsa. In altre parole, quindi, il segretario dem avrebbe un piano ben preciso in merito al prossimo presidente della Repubblica. “Fa sapere in giro che sta lavorando per consentire la permanenza di Sergio Mattarella al Colle – scrive Marco Antonellis su Italia Oggi – ma in realtà non disdegnerebbe affatto l’arrivo al Quirinale di Mario Draghi“.
E se Draghi salisse davvero al Colle, chi andrebbe allora a Palazzo Chigi? Nei piani di Letta non ci sarebbero le elezioni anticipate – come chiede Giorgia Meloni – ma una sorta di piano B, un nuovo esecutivo di fine legislatura, che avrebbe il suo centro proprio nel Pd. “Si vede come l’unico federatore di una maggioranza Ursula, in grado di prendere Palazzo Chigi per gestire gli ultimi mesi di vita della legislatura. Per questo sta facendo di tutto per cacciare Matteo Salvini dal governo”, scrive Antonellis.
Franceschini premier
Diverse le carte che il Pd potrebbe giocarsi per Palazzo Chigi. Uno dei futuri premier potrebbe essere per esempio Dario Franceschini, attuale ministro dei Beni culturali, che sembra andare molto d’accordo col segretario.
“Letta verrebbe percepito come il continuatore dell’agenda Draghi, verrebbe percepito come il segretario-leader di un paese che si sta rimettendo in salute – ha detto un consulente sentito da Italia Oggi al Nazareno -.Premesse considerate fondamentali per vincere poi le elezioni nel 2023, dove a quel punto lo stesso Letta sarebbe il candidato naturale del centrosinistra per la presidenza del Consiglio”. liberoquotidiano.it
Fin quando non ci sarà la guerra civile…