Concorsi universitari truccati, Massimo Galli indagato

Galli zangrillo

Massimo Galli, uno dei più ascoltati infettivologi e presenza ormai familiare a milioni di italiani per quanti giornali e tv lo consultano di frequente da quando è iniziata la pandemia Covid, è fra i 24 professori che – da quanto si riesce a comprendere da una trentina di perquisizioni che martedì mattina hanno svolto i carabinieri del Nas – sono indagati per turbativa d’asta e falso ideologico dalla Procura di Milano.

L’inchiesta è quella sui concorsi universitari di Medicina ritenuti truccati all’Università degli Studi di Milano nel 2020, con coinvolgimento di alcuni docenti degli atenei di Pavia, Torino, Roma e Palermo nelle commissioni giudicatrici. Lo scrive https://milano.corriere.it, dove potete leggere l’articolo completo

Penalizzare il più titolato

L’ipotesi di reato mossa al primario dell’ospedale Sacco, è quella di aver condizionato l’intera procedura allo scopo di penalizzare un candidato (Massimo Puoti, direttore di struttura complessa di malattie infettive dell’ospedale Niguarda di Milano) attraverso criteri di valutazione dei punteggi che nel febbraio 2020 favorissero invece il candidato poi risultato vincente, Agostino Riva, legato a Galli da stima professionale e fiducia personale.

Galli indagato anche per turbativa d’asta

Da quanto sinora si riesce a comprendere, Galli è indagato anche per una terza ipotesi di reato sempre di turbativa d’asta, ma in relazione a un concorso per un posto di professore di ruolo di prima fascia sempre alla Statale di Milano) in Igiene generale e applicata, scienze infermieristiche e statistica) bandito nell’aprile 2020 e vinto da Gianguglielmo Zehender: qui ciò che viene addebitato in ipotesi d’accusa a Galli, a Zehender, e al professore ordinario della Statale, Francesco Auxilio, che era nella commissione giudicatrice, è di avere ritagliato il profilo del concorso sul ritratto di Zehender intorno al settembre 2020.