1 lug – A poche ore dal grande match, e a futura memoria.
Temo che la presenza dell’Innominato, di colui che avrebbe voluto fermare il calcio italiano per tre anni, possa recare grave nocumento agli azzurri in campo.
Varie comunità sportive si sono mobilitate per costruire lo scudo apotropaico che possa tenere la sfiga lontana dalla nazionale.
Si segnalano particolari e fantasiose iniziative in tutto il napoletano, dove esistono veri cultori nonché docenti nella speciale materia dell’anti-iella.
Il gruppo interregionale “Se son rose…”, a cui mi onoro di appartenere, ha riscoperto un vecchio rito della goliardia maccheronica.
C’è un testo da leggere almeno per tre volte consecutive, prima della partita e ogni volta che l’Innominato venga inquadrato dalle telecamere:”Terque quaterque testiculis tactis, pallegiatoque augello, pilo detracto usque ad sanguinem, advocato sancto patrono incensoque et a tergo iactato, omnia paericula fugant”.
“Stàteve accòrte! Stàteve accòrte!”
Questo è il tormentone che arriva da Napoli.
Sarà l’Innominato più forte del nostro scudo anti-iella?
Come inventore di “scudi”, sembra piuttosto maldestro…
Guglielmo Donnini
niente da fare … l’attassatore primario non perdona! Ha annebbiato il cervello di Prandelli facendogli fare minkiate una dietro l’altra ….