Islamizzazione… spinta a Lucca

Islamizzazione... spinta a Lucca

di Aldo Grandi – Lucca come Kabul? Questa signora abita a Lucca da un po’ di tempo, ma di volersi integrare, a quanto pare, nemmeno l’ombra. “Ha i figli che frequentano scuole italiane – racconta la lettrice – ma loro non parlano una parola di italiano. Nessuno. È venuta a scuola sempre conciata così perché nessuno l’ha mai fermata. Gli altri bambini sono rimasti terrorizzati. Ha anche il volto integralmente coperto e i guanti neri. Il 2 giugno erano di fronte al portone dell’istituto ad aspettare che aprisse la scuola perché non sapevano che era festa”.

Fino a dove la libertà di qualcuno inevitabilmente mette a rischio la libertà di tutti? Una domanda, questa, che già in passato ha prodotto scontri di varia natura, fortunatamente essenzialmente culturali, politici e giudiziari mai degenerati. La domanda che, tuttavia, sorge spontanea è se è lecito poter girare per le strade di una città italiana completamente… all’oscuro e invisibili a chiunque.

Islamizzazione… spinta a Lucca

Non esiste in Italia una legge che vieti l’indossare del velo islamico che può chiamarsi in differenti modi a seconda delle zone geografiche e che, molto superficialmente, chiamiamo burqa. Tuttavia esiste una legge che vieta di nascondere il volto durante manifestazioni e in luoghi pubblici anche se, poi, il tutto è lasciato alla discrezione dell’operatore.

A noi, vedendo questa immagine, viene spontaneo porsi un altro quesito e cioè se una donna occidentale si trovasse a vivere in una città a maggioranza islamica e andasse in giro ‘scoperta’ come, in genere, sono le donne a queste latitudini durante la stagione estiva. Sarebbero, gli islamici a casa loro, così aperti di vedute come siamo noi e accetterebbero che la donna occidentale indossasse, magari, degli short camminando per vie cittadine o indossasse un costume adamitico in spiaggia o, ancora, una canotta che lasciasse intravedere un’ampia e meravigliosa scollatura?

Ribadiamo che fino a quando non ci sarà reciprocità tra i Paesi e la libertà sarà solo e soltanto, com’è oggi, a senso unico e a nostro danno esclusivo, ogni discorso portato avanti di integrazione tra i popoli fatto dagli ipocriti della Sinistra rosa-fucsia sbiadita, non varrà un soldo di cacio.

A proposito, tanto per evitare fraintendimenti: come mai nessun agente di pubblica sicurezza o carabiniere o vigile urbano ferma questa persona e le chiede i documenti di identità? Eppure a noi poveri italiani basta poco per essere fermati, squadrati, controllati, magari anche perquisiti e denunciati o multati a seconda dei casi.

Aridatece Oriana Fallaci e Ida Magli, altro che questi sinistroidi eunuchi senza più identità.

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