Dopo lo sblocco dei licenziamenti e l’avviso comune raggiunto a palazzo Chigi da Cgil, Cisl, Uil e Confindustria per ulteriori 13 settimane di cassa integrazione, sono arrivate le docce fredde. Oggi sono stati licenziati 106 lavoratori Timken
La prima, sabato 3 luglio, ai 152 lavoratori della Gianetti Ruote di Ceriano Laghetto, in provincia di Monza e Brianza, licenziati con una mail alla fine del turno pomeridiano. L’azienda, di proprietà del fondo americano Quantum Capital Partner, ha giustificato la decisione con la crisi perdurante dello stabilimento aggravatasi nei mesi di pandemia. Il tavolo è convocato dal Mise il 22 luglio.
Il 9 luglio è stata la volta dei 422 dipendenti della Gkn: il fondo Melrose ha comunicato la chiusura totale dello stabilimento e la procedura di licenziamento. A distanza di pochi giorni, il 15 luglio, si è tenuto l’incontro al Mise ma al tavolo in Prefettura con la viceministra Alessandra Todde, il fondo britannico ha mandato, in videocollegamento, un avvocato che ha solo confermato l’intenzione dei vertici. In attesa del prossimo incontro, i sindacati hanno indetto per oggi uno sciopero nella provincia di Firenze e hanno organizzato una manifestazione nel capoluogo.
Licenziati 106 lavoratori Timken
Oggi è toccato ai 106 lavoratori della Timken di Brescia, licenziati senza alcun ricorso agli ammortizzatori. Fim, Fiom e Uilm sono sul piede di guerra: in pochi giorni – affermano – sono state avviate procedure di licenziamento per 1.500 lavoratori.
Allo stabilimento bresciano di proprietà statunitense, sempre del settore automotive, sono immediatamente partiti sciopero e presidio. Domani, a sostegno delle altre vertenze, è previsto lo sciopero di 4 ore territoriale dei metalmeccanici di tutta la Brianza, con presidio davanti alla sede della Provincia. Il 22 luglio si terrà anche lo sciopero di 2 ore nell’Emilia Romagna con assemblee. AGI.IT