Prof. Giorgio Palù (Aifa): “Veramente questo è il punto cruciale di questa pandemia: al momento nel nostro paese circa due milioni e cinquecentomila persone di sopra di 60 anni che non si sono ancora vaccinate. Ci sono persone che rifiutano i vaccini, ricordiamo i novax che hanno dilagato in precedenza. Fortunatamente la pandemia ha convinto molti, ma non tutti, e devo dire che queste persone sono quelle più a rischio.
Quindi come bisogna fare per intervenire? Io credo che sia importante la comunicazione. È importante anche avere dei dati reali in tempo reale soprattutto che incroci tra quelle che sono le persone ricoverate, la certificazione vaccinale quindi e cercare di raggiungere queste persone con un porta porta.
Raggiungere i non vaccinati porta a porta
Sicuramente sappiamo che gli esitanti non si convincono facilmente con le ragioni della scienza, è difficile. Ecco, il motivo migliore per convincere a vaccinarsi è quello di far capire quali sono i rischi della non vaccinazione, ma bisognerebbe incentivare le strutture, le regioni, le Aziende Sanitarie a entrare in contatto porta a porta con queste persone che sono quelle a rischio.
Le ragioni della scienza
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Rricordiamo che nella decade che va sopra i 60 anni il rischio di morire è al 3%, ma cresce in maniera drammatica nei 70-80enni dove si arriva fino al 18-20%. Quindi questo è il vero rischio che noi corriamo, dobbiamo proteggere queste persone sapendo che la variante Delta è più contagiosa. tgcom24.mediaset.it
Sarebbe appena il caso di ricordare al Sig. Palù che, dato ufficiale OMS, la letalità, ovvero la percentuale di decessi tra i malati (non semplicemente positivi al Sars Cov 2) è, al di sotto dei 70 anni, dello 0,05%!!!Ovvero, per essere più diretti, ne muore 1 su 2000 malati!!
Cortesemente, cerchiamo di smetterla col terrorismo mediatico!