Il ragazzo gay suicida sotto un treno a Torino non era vittima di omofobia e bullismo, ma c’era molto peggio sotto secondo gli inquirenti. Orlando, si sarebbe tolto la vita perchè – si legge sulla Stampa – coinvolto in un giro di prostituzione minorile e veniva ricattato. Si è gettato sotto un treno per uscire da un vicolo cieco che avevo reso, di colpo, tutto buio nella vita che a quell’età può conoscere fragilità.
Nella riservatezza delle indagini della procura che lavora alla soluzione del caso, c’è una svolta. “Nelle ultime settimane – spiega il padre del ragazzo – mi aveva detto che aveva paura di un paio di persone. Mi aveva raccontato di essere stato minacciato, ma non aveva aggiunto altro. Forse per timore. Gli avevo chiesto chi fossero. Gli avevo proposto di incontrarli con lui, di avere un confronto. Ma Orlando minimizzava. Diceva che non era il caso. Gli avevo anche chiesto se dovesse dei soldi a qualcuno“.
Ragazzo gay suicida: forse obbligato, forse ingannato
Certo – prosegue la Stampa – non aiutato a prenderne le distanze quando forse stava cercando la forza di farlo per allontanarsi velocemente da un contesto che non gli apparteneva, per questo si sarebbe tolto la vita. E’ in questo quadro che si muovono le indagini del pm e della polizia.
In questo contesto sarebbe maturato un ricatto, dovuto al brutto giro in cui sarebbe finito negli ultimi tempi, la tesi ha iniziato ad affiorare dalle testimonianze di alcuni amici, dalle chat del telefono analizzate dagli investigatori. Quel turbamento che non ha saputo superare, diventato insormontabile, di colpo, alla sua età, avrebbe contribuito a maturare la scelta di gettarsi sotto un treno al confine tra Torino e Moncalieri. affaritaliani.it