Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha incontrato ieri mattina una delegazione dei promotori della campagna internazionale “A Vaccine for all”, per l’accesso globale ai vaccini contro il Covid-19. In rappresentanza delle oltre 40 organizzazioni di diversi Paesi, di varie culture e religioni, che sostengono l’iniziativa, la delegazione era composta da Mario Bruno, presidente del Movimento politico per l’unità (Focolari), Yassine Lafram, presidente dell’Unione delle comunità islamiche in Italia (Ucoii), e Leonardo Becchetti, membro del Comitato esecutivo Retinopera.
“Un male comune globale può essere sconfitto solo con un bene comune globale, la vaccinazione per tutti”, ha affermato Mario Bruno. “Per questo l’internazionalismo dei vaccini è una priorità che abbiamo voluto specificare nella campagna mondiale”. Ai governi, i promotori della campagna chiedono non solo la sospensione dei brevetti e il coinvolgimento nella responsabilità sociale delle case farmaceutiche produttrici dei vaccini, ma anche il trasferimento di conoscenze, il “know how”, ai Paesi meno sviluppati, perché “si possa arrivare al più presto all’obiettivo del vaccino per tutti”.
Un vaccino per tutti
Yassine Lafram ha motivato l’adesione delle comunità islamiche al progetto che guarda alla salute come “un diritto irrinunciabile per tutti”, mentre Becchetti ha sottolineato la condivisione delle conoscenze e della capacità tecnologica nei Paesi che non le possiedono. “Questo è lo sforzo congiunto che va fatto”.
Il ministro Speranza ha ribadito la massima attenzione su questi temi e ha assicurato che “gli Stati stanno convergendo verso la direzione auspicata anche da questa campagna, come è emerso recentemente nell’incontro dei ministri della Salute nell’ambito del G7 e da quello con i ministri europei. Anche se rimane complessa la procedura di trasferimento delle conoscenze specialistiche per poter produrre i vaccini anche nei Paesi più fragili, è importante accompagnare l’azione politica dei governi con una iniziativa popolare che parta dalla base e punti a una diffusione globale”.
Il ministro ha incoraggiato i promotori a presentare la campagna “Un vaccino per tutti” negli incontri collaterali del G20, che avrà il suo culmine a Roma il 30 e il 31 ottobre. A Speranza è stato illustrato anche il progetto “Prevenzione, vaccino e cura per i ‘ribeirinhos’ dell’Amazzonia”. AGENSIR