Scrive Enrico Mentana su Facebook: “In questo paese c’è la libertà di parola. Non esiste che si metta alla gogna chi ha un parere diverso, e allo stesso modo è inconcepibile che si sottoponga alla gogna mediatica, o peggio si proponga l’ostracismo per chi fa satira sui temi sensibili. Sei anni fa eravamo tutti Charlie: ma non esiste che si difenda chi fa satira sui simboli religiosi e si attacchi chi la fa sulle scelte di genere.
La libertà è una sola, permette di prendere in giro i leghisti e gli ebrei, i gay e i magistrati, i machisti e i navigator, i giornalisti e le femministe, e così via, nessuno escluso. E non perché “Se no fai il gioco della destra” come mi è toccato leggere, ma perché la libertà è precisamente questa, piaccia o no.
Libertà di parola
Si legge nell’articolo 21 della costituzione, che ribaltò le proibizioni del fascismo (da non dimenticare mai): “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”. Sante parole.”