Continuano a giungere migranti nell’enclave spagnola in Marocco di Ceuta, dove lunedì si era registrato un numero di arrivi record, ben 5.000 tra cui circa 1.500 minori in 24 ore. Diverse decine di migranti subsahariani hanno scavalcato la barriera di confine tra Spagna e Marocco a Melilla e sono riusciti ad entrare nella città in diversi gruppi.
Nelle prime ore del giorno sono entrati anche dal mare, come del resto era già accaduto ieri.
Schierato l’esercito. Nella zona è stato dispiegato l’esercito per contenere le centinaia di persone che aspettano sull’altro lato della frontiera.
Sono già iniziati i rimpatri: il ministro per l’Inclusione, la sicurezza sociale e la migrazione, Josè Luis Escrivá, ha detto che vengono effettuati “a un ritmo significativo” e che gli accordi con il Marocco in materia di migrazione “sono molto chiari”.
Secondo il governo l’arrivo massiccio nelle ultime ore non ha nulla a che fare con la decisione della Spagna di consentire che venga curato in un ospedale di Logroño il capo del Fronte Polisario, Brahim Gali. Il ministro Escrivà ha riconosciuto che quanto accaduto nelle ultime ore “non era atteso”, ma ha spiegato che il fenomeno è legato alla pandemia e all’ulteriore povertà che si è verificata nei Paesi sub-sahariani. AGI.IT