Il giudice di Ciro Grillo nelle chat di Palamara. Ed è pure accusato di molestie. Il caso di Grillo Jr e amici si unisce alle chat di Palamara sul sistema delle nomine nel Csm e si intreccia all’accuse di violenza sessuale mossa da una collega a carico del giudice capo del tribunale di Tempio Pausania, proprio nello stesso luogo dove dovrebbe svolgersi il processo per “stupro di gruppo” per il figlio del garante del M5s e altri tre ragazzi.
Una vera e propria telenovela. La notizia dell’indagine sul presidente del tribunale di Tempio, Giuseppe Magliulo per molestie sessuali – si legge sul Giornale – piomba tra i corridoi del palazzo di giustizia gallurese come una bomba a tempo. Qualcuno ammette che sì, ne sapeva qualcosa. Altri annuiscono, altri cadono dalle nuvole. Non solo i legali non smentiscono la denuncia ma aggiungono alla vicenda alcuni particolari che lasciano basiti. Scrive infatti l’avvocato della giudice che accusa Magliulo, che dopo i fatti, risalenti alla prima metà del 2019, “la mia assistita ha chiesto di poter essere trasferita in altra sede al fine di poter lavorare serenamente e in un ambiente lontano dalle ostilità“.
E invece risulterebbe ancora in organico in quel tribunale. È possibile – prosegue il Giornale – che questo clima di cui parla il legale e l’addebito disciplinare di cui la donna sarebbe accusata nasca come forma di ritorsione? Che clima si respira in tribunale? Ci sono stati altri episodi?
La nomina di Magliulo nelle chat di Palamara
Della nomina di Magliulo a presidente del tribunale – prosegue il Giornale – si parla nelle chat di Palamara finite nel mirino della procura di Perugia. È il consigliere del Csm Giuseppe Cascini a chiedere conto a Palamara degli esiti della Quinta commissione, e Palamara risponde, tra gli altri, con «Magliulo 5, Fracassi astenuto».
Del verdetto avverte anche altri colleghi tra cui Francesco Cananzi, factotum di Unicost, al quale chiede di organizzare un incontro con lo stesso Magliulo. I due evidentemente diventeranno amici, tanto che secondo Dagospia diventerà uno dei più assidui frequentatori di quell’ufficio, tanto che un anno dopo è lo stesso Palamara a invitarlo a Olbia nell’ultima settimana di agosto del 2018. Invito declinato «perché andrò finalmente in ferie e rientro dai miei figli». affaritaliani.it