Redistribuzione dei migranti, Draghi: “Il Governo italiano è impegnato a promuovere le opportune iniziative bilaterali; a condurre un’azione da parte dell’Unione europea affinché le autorità libiche contrastino i traffici di armi e di esseri umani nel rispetto dei diritti umani; e a esercitare una pressione intraeuropea affinché si torni ad una redistribuzione credibile ed efficace dei migranti approdati in Italia”.
Lo ha detto il presidente del Consiglio Mario Draghi, al question time alla Camera.”Nelle mie interlocuzioni con il premier libico Dabaiba ho particolarmente insistito sulla necessità di assicurare il ripristino delle condizioni di sicurezza sul territorio, come parte integrante del processo di stabilizzazione del Paese e dell’intera regione mediterranea”, ha aggiunto. askanews
Redistribuzione, lo schiaffo della UE a Lamorgese
UE: nessun impegno a ricollocare i migranti arrivati in Italia
“La Commissione europea ha avuto contatti con vari Stati membri, ma per il momento non ci sono stati impegni” a ricollocare i migranti arrivati in Italia. Così un portavoce dell’Esecutivo comunitario, ad una domanda, spiegando che i contratti proseguono.
Secondo quanto viene chiarito, la Commissione europea si sta occupando di coordinare i ricollocamenti per i migranti coinvolti nelle operazioni di ricerca e salvataggio, ma non per quelli sbarcati con i propri mezzi sulle coste italiane.
In tre anni ricollocati solo 1273 migranti
Dal 2018 ad oggi sono soltanto 1.273 i migranti trasferiti dall’Italia ad altri Stati membri dell’Unione. I negoziati “sul nuovo Patto su asilo e migrazione stanno avanzando, anche se a rilento”. Ma “non c’è niente che sia stato bloccato”. Ha puntualizzato la commissaria europea agli Affari interni, Ylva Johansson, al termine di una videoconferenza tra i ministri dell’Interno dell’Ue e dell’Africa, organizzata dalla presidenza di turno portoghese.