I ‘cantanti’ sanno tutto e hanno sempre ragione

cantanti fedez

di Francesco Perretta – I cantanti sanno tutto e hanno sempre ragione: per questo la Rai ospita i loro salvifici sermoni.
Una volta c’erano i profeti che annunciavano la verità ed erano la voce di Dio, oggi ci sono i cantanti che diffondono la voce del pensiero unico cioè della nuova religione eco-orwelliana, psico-sanitaria e recentemente sempre più satanista. I profeti di un tempo vestivano pelli di cammello, vivevano nel deserto e urlavano contro i potenti, dai quali venivano uccisi.

I profeti di oggi vestono costosissimi abiti griffati, indossano scarpe intrise di sangue umano, sfoggiano simboli occulti, vivono in lussuosi boschi verticali, si allineano docilmente agli agi del potere mondialista e sfarfugliano deboli cazzate progressiste.

cantanti comunisti col rolex

I cantanti e la credulità popolare

Le differenze sono tali e così evidenti che sarebbe opportuno diffidare di questi moralizzatori “comunisti col Rolex” mentre sarebbe più saggio ascoltare quelli che, nel passato, hanno accompagnato le prediche con l’esempio e il sacrificio di se. Ma la credulità popolare, oggi come oggi, segue la moda delle canzonette, cantate con voce non sempre intonata, da chi non ha argomenti oltre all’ellegibbitti’, ovvero all’ultimo delirio transumanista.

Dimenticavo, cosa importante: i profeti di un tempo consumavano locuste e ricevevano rivelazioni estatiche. I cantanti – profeti di oggi  – spesso traggono ispirazioni da stati di trance indotti dal consumo di altre, più costose e pericolose sostanze.

Che dire? La droga spiega tante cose. Non nel caso di Fedez, per carità, lui le droghe le ha provate tutte (tranne l’eroina, per sua stessa ammissione) ma adesso non fuma più neanche le canne. Un bel passo avanti ma non basta per sentirsi autorizzato a farci la morale. Se poi pensa, questo divo della storia della canzone italiana, di renderci orfano delle sue immense esibizioni, faccia pure, e fondi un partito. Conteremo i voti e ci faremo quattro risate. Meglio da comico che da cantante.

Francesco Perretta