Il Garante per la protezione dei dati personali ha aperto un’istruttoria per verificare la liceità del progetto locale di “certificazione verde” Covid, avviato dalla Provincia autonoma di Bolzano.
In base alle dichiarazioni pubbliche rilasciate dall’ente provinciale e al testo di una specifica ordinanza adottata dal suo Presidente, verosimilmente già dal 26 aprile solo i possessori del cosiddetto “CoronaPass Alto Adige” possono accedere a determinate strutture ricettive, luoghi ricreativi e di formazione, nonché partecipare ad altre attività, come eventi e pratiche sportive. Il pass viene rilasciato solamente alle persone che hanno completato il ciclo di vaccinazione, a chi è guarito dal Covid o ha da poco eseguito un test negativo.
Come già segnalato al Governo in relazione al progetto nazionale di certificazione verde introdotto con il decreto “Riaperture”, il Garante ribadisce che i trattamenti dei dati personali connessi all’avvio di iniziative che limitano fortemente i diritti e le libertà delle persone può avvenire solo nel quadro di un’idonea base giuridica a seguito di una valutazione dei rischi e con l’adozione di adeguate misure a tutela degli interessati.
“CoronaPass Alto Adige”, comunicazione alla provincia
Nella comunicazione trasmessa alla Provincia autonoma di Bolzano, il Garante segnala che si riserva ogni valutazione in ordine all’adozione di provvedimenti finalizzati ad imporre una limitazione provvisoria o definitiva del trattamento dei dati previsto nel progetto di certificazione verde locale, incluso il divieto di trattamento.