Casal del Marmo, un detenuto minorenne ha tentato l’evasione minacciando agente con un punteruolo. Una volta uscito dalla cella, con un punteruolo di ferro creato artigianalmente e lungo 20 centimetri, ha minacciato il poliziotto addetto alla sorveglianza del reparto perché gli consegnasse le chiavi dei cancelli per poter scappare. A scongiurare l’evasione l’intervento degli altri agenti in servizio, riusciti a bloccare il ragazzo, un detenuto minorenne originario dell’Europa dell’Est, già sottoposto in passato a tso.
E’ quanto successo nella mattinata di sabato nel carcere minorile Casal del Marmo, a Roma. Lo rende noto il Sappe, sindacato autonomo di polizia penitenziaria.
“Arrivati sul posto i rinforzi, il ragazzo è indietreggiato chiudendosi dietro di sé il cancello di settore della sezione e continuando a minacciare con il punteruolo i poliziotti per farsi consegnare le chiavi – spiega il segretario nazionale per il Lazio, Maurizio Somma – Gli agenti, a quel punto, hanno aperto il cancello di sbarramento nonostante il ragazzo cercasse più volte di colpirli con fendenti alle mani e all’addome, per poi disarmarlo e bloccarlo”.
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Il detenuto minorenne ha incendiato due volte la cella
“E’ solamente grazie ai poliziotti penitenziari – sottolinea il segretario generale Donato Capece – se il numero delle tragedie in carcere è fortunatamente contenuto. E’ necessario intervenire con urgenza per fronteggiare le costanti criticità penitenziarie. I soggetti con gravi problemi psichici non possono essere gestiti all’interno di un carcere ma in strutture ospedaliere idonee affinché vengano curati nel miglior modo possibile. Lo stesso detenuto nelle scorse settimane è stato protagonista di due incendi all’interno della cella, prontamente spenti dalla Polizia Penitenziaria”.