17 genn – Inizia in India, con la somministrazione di oltre 300 mila dosi al personale medico in 3.006 centri in tutto il subcontinente, la “più grande campagna vaccinale del mondo”, come l’ha definita in videoconferenza il primo ministro, Narendra Modi. “Tutto il Paese aspettava questo giorno. Per mesi bambini, giovani e anziani si sono domandati quando sarebbe arrivato il vaccino contro il coronavirus – ha detto Modi – ora è arrivato e, in pochissimo tempo, in alcuni minuti, inizierà la maggiore campagna vaccinale del mondo”.
La prima dose è stata inoculata alle 6:45 italiane a un infermiere di un ospedale pubblico di Nuova Delhi, alla presenza del ministro della Salute, Harsh Vardhan.
“La vaccinazione di massa in piena pandemia crea un mostro irrefrenabile”
India: un quarto della popolazione vaccinato entro luglio
Nella prima fase della campagna vaccinale verranno immunizzati 10 milioni di operatori sanitari e 20 milioni di lavoratori in prima linea nella lotta alla pandemia, seguiti da 270 milioni di ultracinquantenni e pazienti con malattie croniche gravi. Questo primo gruppo di 300 milioni di persone, pari a quasi un quarto della popolazione indiana, sarà vaccinato entro il prossimo luglio.
I sieri inoculati nel subcontinente sono due: il Covishield di AstraZeneca, fabbricato in India dall’istituto Serum, e il Covaxin sviluppato dal laboratorio indiano Bharat Biotech. Quest’ultimo vaccino è ancora in fase sperimentale e non si conoscono dati clinici sulla sua efficacia ma ha avuto comunque l’autorizzazione di emergenza delle autorità.
L’India ha registrato di recente un brusco calo dei contagi, scesi sotto i 20 mila al giorno a fronte dei 100 mila al giorno raggiunti durante il picco di settembre. Nondimeno, il subcontinente rimane la nazione piu’ colpita dopo gli Usa, con 10,5 milioni di contagi e oltre 150 mila morti. AGI.IT