PADOVA, 23 APR – Il ceppo virale circolante a Vo’ a inizio pandemia è identico a quello di due turisti cinesi. L’università di Padova guidata da Andrea Crisanti ha scoperto i pazienti zero del Veneto. Proprio a Vo’ risiedeva Adriano Trevisan, il 77enne prima vittima italiana della pandemia. I ricercatori sono certi che si tratta dei due turisti cinesi, un 66enne e la moglie 65enne provenienti da Wuhan, che a gennaio dello scorso anno sbarcarono all’aeroporto di Malpensa con una comitiva di connazionali per una vacanza in Italia. (ANSA)
Tra le prime tappe del loro viaggio vi fu proprio il Veneto e qui i due ‘pazienti zero’ entrarono in contatto con la persona, secondo i ricercatori, che poi ha contagiato decine di abitanti del paese euganeo. La scoperta è stata comunicata dallo stesso Crisanti al sindaco di Vò Giuliano Martini. Analizzando ii campioni del sangue della coppia cinese e confrontandoli con quelli degli abitanti di Vò, si è stabilita una stretta correlazione.
Pazienti zero e contatti con i residenti
Per questo il sindaco ha voluto lanciare un appello, rivolto in particolare ai residenti che si ammalarono per primi, tra febbraio e maggio 2020. «A queste persone – dice Martini – chiediamo di provare a ricordare se hanno avuto contatti con le città di Venezia, Verona o Parma nei giorni dal 23 al 27 gennaio 2020. Qualsiasi contatto può essere importante, anche indiretto».