Piano pandemico, il Procuratore inchioda il ministro Ministero della Salute. “Al ministero omissioni”. Il Coronavirus in Italia continua a far paura. Lo certificano i dati, sesto Paese al mondo per numero di vittime. Superati i 115 mila decessi dall’inizio della pandemia. Molti di questi, probabilmente, si sarebbero potuti evitare con un piano pandemico adeguato ad affrontare l’emergenza. Ma il mancato aggiornamento ha pesato sulla già difficile situazione.
Dall’inchiesta della Procura di Bergamo, partita dalle chiusure di Alzano e Nembro, mai effettuate emergono fatti nuovi, che coinvolgono il ministero della Salute. Poca chiarezza, omissioni, negligenza, fatica a ottenere risposte. L’inchiesta – si legge sul Corriere della Sera – fa i conti con quello che il procuratore Antonio Chiappani definisce «potere liquido». Le indagini svelano ogni giorno di più la confusione, le lacune e l’impreparazione con le quali il sistema salute italiano ha affrontato i primi mesi della pandemia. E davanti alle richieste di spiegazioni, sempre per dirla con il procuratore, “è come se il ministero della Salute fosse un insieme di particelle non comunicanti tra di loro, senza una regia, come se le domande andassero fatte sempre ad altri“.
ANSA 15 APR – Luigi Di Maio: “Bisogna lavorare in maniera sinergica, collaborando a tutti i livelli e tenendo bassi i toni. Il ministro Speranza sta facendo il massimo ed ha il nostro supporto. No a polemiche strumentali che fanno male al Paese”. Così il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, prima dell’informativa urgente del ministro della Salute, Roberto Speranza. (ANSA).
Questa è gente che va “vaccinata” al più presto.