di Marina Mascetti – Cari signori, la ricreazione è finita! L’avevano già detto Mario Monti e poi Matteo Renzi qualche anno fa. Non li avevate presi sul serio? Avete continuato a fare le cicale? L’austerità crucco-franco-europea non vi è bastata, l’agonia della Grecia nemmeno? Ve ne pentirete! Adesso c’è il nuovo SuperMarioDrago, e toccherete con mano quel che vi aspetta: una vita di Penitenza e di Rinunce. Ogni promessa è debito.
Fulgido esempio il Vaccine Rave Party del 7 aprile 2021 a Genova. Il Governatore della Liguria Toti ha inaugurato in pompa magna il nuovo Centro per i Vaccini a San Benigno, affidato in gestione ad un privato per velocizzare le cose. Finiti i saluti delle autorità, al posto del solito rinfresco una nuova variante più consona ai tempi: Vaccino per tutti! Wow! I previdenti che si erano prenotati per tempo hanno potuto lietamente intrattenersi a braccio nudo fino alle tre di notte per farsi vaccinare! Non è fantastico? Per loro il coprifuoco non vale; e del resto è giusto fare un’eccezione per la nobile causa della Salute pubblica.
Un tempo esisteva la Fede, una delle tre Virtù Teologali assieme alla Speranza e alla Carità. Ma oggi l’uomo si è fatto dio di se stesso, non ha più bisogno di fede nel senso tradizionale del termine. Ogni suo desiderio può e deve essere soddisfatto, grazie alla Tecnologia che è diventata la nuova Fede universale. Quanto alla Speranza c’è già il ministro, e per la Carità ci si affida a quella (pelosa) dello Stato.
La compianta antropologa Ida Magli ci ha insegnato che tutto è simbolo, e che il linguaggio dei simboli è universale e potentissimo. Se tocchi le corde profonde della sensibilità umana, a cominciare dalle paure ancestrali della Malattia e della Morte, cancelli il pensiero critico. Spingi la gente a ragionare sull’onda dell’emotività, e così la puoi manipolare a piacimento. I governanti lo sanno bene, e infatti sfruttano l’intelligenza emotiva per condizionare le persone, facendo leva sul linguaggio dei simboli di cui parlava Ida Magli. Ne hanno scelto due, universali e facilissimi da comprendere: la Guerra e la Fede.
LA GUERRA
Da un anno tv e social media ci bombardano con metafore militari: siamo in guerra contro un nemico invisibile, medici e infermieri combattono in prima linea, abbiamo il bollettino dei morti e dei contagi, ci hanno imposto il coprifuoco, dobbiamo seguire le regole (come il regolamento militare), il commissario per l’emergenza Covid è il Generale Figliuolo, che guida la campagna vaccinale (altro termine bellico) per assediare e sconfiggere il virus.
Siamo tutti in guerra, quindi dobbiamo credere, obbedire agli ordini del Comitato Tecnico Scientifico, e combattere. Chi non si adegua è un pericoloso untore della peste, quindi si invita apertamente la popolazione a denunciare le spie al servizio del nemico, ovvero quelli che fanno pericolosi assembramenti in casa, vanno in spiaggia o portano il cane a far pipì dieci volte al giorno.
Al linguaggio verbale si aggiunge quello delle immagini, anch’esso ad alto impatto emotivo: i sinistri camion militari che portavano via le bare da Bergamo; l’esercito che pattuglia le strade, i droni e gli elicotteri che ci sorvegliano implacabili, pronti ad infliggere multe sanguinose ai sudditi. Nessuno può farla franca! (Gli spacciatori praticano impunemente il ‘delivery’ a domicilio e i ‘migranti’ se ne sbattono della quarantena, ma bisogna capirli: hanno bisogno di lavorare).
fede cieca nella Scienza
Nei momenti di difficoltà si cerca aiuto e conforto, e un tempo lo si trovava nella religione. La Fede in Dio però è stata sostituita da una fede cieca nella Scienza: grazie alla Tecnologia e ai mitici Algoritmi potrà risolvere ogni problema e farci vivere felici in eterno, sconfiggendo le malattie. Chissenefrega dell’Aldilà, quel che conta è l’aldiquà, ora e subito.
Anche in questo caso il linguaggio usa metafore religiose. La nuova Casta sacerdotale ha ministri vestiti di bianco come il Papa: medici, virologi ed esperti di ogni risma. Poi ci sono gli austeri predicatori vestiti di nero: giornalisti, vip dello spettacolo, ‘filantropi’, politici immarcescibili. Sempre gli stessi.
Tutti sono inflessibili custodi dell’Ortodossia, come ai tempi dell’Inquisizione: guai a mettere in dubbio la Verità rivelata della narrativa ufficiale, vietato far domande. Gli algoritmi dei ‘social’ sono molto più efficienti del Sant’Uffizio nell’identificare gli eretici e arrostirli sul rogo mediatico, col marchio d’infamia di nazista, negazionista, no-vax e complottista. Gli infermieri sono angeli, il gel disinfettante ha sostituito l’acquasantiera, la mascherina obbligatoria equivale al burqa islamico ed è un simbolo di sottomissione al nuovo Credo (invece di coprirti il capo, copri la bocca, e taci).
Pentitevi!! Quanto sta accadendo è la giusta punizione per i peccati commessi contro la Natura, che si vendica col Riscaldamento Globale e le Pandemie, come ammonisce Greta, la profetessa di sventura. Confessate i vostri peccati di assembramento e di desiderio di libertà! Espiate con la penitenza, come ai tempi di Savonarola; dimenticate la bella vita di un tempo, i viaggi, l’amore, gli svaghi.
Penitenza continua: per la salvezza del corpo (non certo dell’anima), per tutelare la salute di tutti, sacrificandosi per il bene comune, stando chiusi in casa come gli eremiti in convento, dove San Benedetto predicava ‘ora et labora’, cioè prega e lavora.
Invece della preghiera, oggi abbiamo la predica quotidiana nella ‘messa’ dei telegiornali: finiremo dannati nell’inferno degli ospedali per il peccato mortale di mancato distanziamento sociale. Invece del lavoro manuale abbiamo quello ‘smart’ virtuale, chiusi in casa come galeotti e sempre connessi; ma «il lavoro rende liberi», come nei campi di concentramento, e in modo altrettanto virtuale. Torna in auge persino la Castità: meglio la masturbazione o il sesso virtuale, non sia mai che con un bacio contagi qualcuno. Di sesso fisico non se ne parla; meglio la droga libera e la pornografia su internet, che sono a prova di virus. Gesù predicava l’Amore per il prossimo; questi predicano il sospetto e la diffidenza verso chi ti è vicino.
Nuovo Sacramento, il Vaccino
A un anno di distanza, dopo tanto penare finalmente è arrivata la Salvezza, la Beata Speranza con un nuovo Sacramento, il Vaccino. Anche questo è un dogma di Fede: è stato creato per il nostro Bene, se poi c’è qualche spiacevole effetto collaterale poco male, offriremo la nostra vita in sacrificio alla dea Scienza. E per la gioia di tutti le punture non avranno mai fine, e così pure le mascherine, le zone rosse e gli arresti domiciliari: non crederete mica di cavarvela con così poco e in una volta sola… Repetita iuvant (specie alle Case farmaceutiche), così imparate la lezione.
La nuova Fede e la guerra che si combatte in suo nome riflettono il delirio di onnipotenza, superbia e arroganza di chi ci governa. Gli antichi Greci lo chiamavano hybris. Nel Mito, l’hybris scatenava l’invidia degli dèi, che infliggevano ai mortali la giusta punizione; oggi sta scatenando la ribellione dei nuovi schiavi, ridotti a vivere in miseria come la plebe affamata del Medioevo.
Ida Magli ammoniva che i politici hanno perso il senso della realtà; sono certi di aver vinto e di poterci imporre la Nuova Normalità a tappe forzate. Ma nonostante tutto le parti possono ancora invertirsi: i miseri mortali prima o poi puniranno coloro che si sentono dèi e faranno loro assaggiare la dura Realtà.