Attanasio avrebbe “reso visita al direttore del Protocollo di Stato per annunciargli che il viaggio non si sarebbe più svolto e che una nuova nota verbale sarebbe stata comunicata alla Direzione”
Il governo della Repubblica democratica del Congo (Rdc) conferma di aver ricevuto la nota verbale con la quale l’ambasciata d’Italia a Kinshasa comunicava il viaggio nell’est del Paese dell’ambasciatore Luca Attanasio, del carabiniere Vittorio Iacovacci e del console Alfredo Bruno Russo – quest’ultimo poi rimasto a Kinshasa – dal 19 al 24 febbraio scorsi, ma lo stesso Attanasio avrebbe in seguito incontrato le autorità congolesi per annunciare l’annullamento del viaggio stesso. Lo sostiene la Direzione nazionale del protocollo di Stato congolese, dipartimento del ministero degli Esteri di Kinshasa, in un comunicato pubblicato oggi e trasmesso ad “Agenzia Nova” da un corrispondente locale.
Nel documento il ministero conferma la ricezione della prima nota verbale dell’ambasciata d’Italia, datata lunedì 15 febbraio, con cui si precisa che l’obiettivo della missione era quello di rendere visita alla comunità italiana di Goma e Bukavu, ma si aggiunge che nello stesso giorni Attanasio avrebbe “reso visita al direttore del Protocollo di Stato per annunciargli che il viaggio non si sarebbe più svolto e che una nuova nota verbale sarebbe stata comunicata alla Direzione a questo proposito”.
Nel comunicato di oggi, le autorità di Kinshasa aggiungono di essere rimaste “sorprese” dalla notizia “dell’assassinio dell’ambasciatore”, di cui sarebbero venute a conoscenza alle prime ore di lunedì 22 febbraio “tramite i social media”, mentre erano “ancora in attesa della seconda nota verbale“. Le autorità precisano inoltre di aver appreso solo in seguito che l’agguato si è verificato sul tratto di strada Goma-Rutshuru, non menzionato nella nota verbale iniziale. La nota precisa infine che, interrogate sulla presenza dei tre viaggiatori, le autorità dell’aeroporto internazionale di Kinshasa-Ndjili hanno dichiarato di “non averli visti imbarcarsi”.
Nella nota verbale 219, pubblicata ieri da “Agenzia Nova” con copia del documento datato 15 febbraio, la rappresentanza diplomatica chiedeva alle autorità del ministero degli Esteri congolese l’accesso per i tre viaggiatori all’aeroporto internazionale di Kinshasa-Ndjili chiedendo il rispetto del protocollo diplomatico e precisando inoltre il nome dell’autista che li avrebbe accompagnati, Floribert Basunga.
L’ambasciata d’Italia a Kinshasa aveva chiesto formalmente alle autorità della Rdc di autorizzare l’accesso dell’ambasciatore Luca Attanasio, del console Alfredo Bruno Russo e del carabiniere Vittorio Iacovacci all’aeroporto internazionale di Kinshasa-Ndjili, punto di partenza e di arrivo del viaggio in programma a Goma e Buakavu dal 19 al 24 febbraio scorsi.
Nel documento, timbrato e firmato dalla rappresentanza diplomatica italiana a Kinshasa lo scorso 15 febbraio e indirizzato al ministero degli Esteri congolese, si avverte che i tre viaggiatori sarebbero partiti dalla capitale congolese con direzione Goma venerdì 19 febbraio alle ore 9 a bordo del volo Unhas (United Nations Humanitarian Air Service) e sarebbero rientrati sempre a Kinshasa il mercoledì successivo alle ore 15.20 a bordo del volo Unhas.
Nel documento, l’ambasciata d’Italia riferisce inoltre il nome – Floribert Basunga – dell’autista che avrebbe accompagnato i tre funzionari e chiede inoltre “all’autorità competente di far rispettare le clausole di privilegio dei diplomatici conformi alla Convenzione di Vienna, rispettando il fatto di non aprire i bagagli dei funzionari diplomatici“. (Res) Agenzia Nova