Aprire le fabbriche per vaccinare i lavoratori e i loro familiari. È la proposta del presidente della Confindustria, Carlo Bonomi, lanciata in un’intervista a La Repubblica dove, tra l’altro, conferma la sua fiducia nei confronti di Mario Draghi (“la discontinuità con i governi precedenti è Draghi stesso”)e spiega perché si deve tornare alla normalità sbloccando i licenziamenti in maniera selettiva e riformando il sistema degli ammortizzatori sociali.
Vaccinare i lavoratori nelle fabbriche – “Siamo d’accordo con l’impostazione del presidente Draghi di coinvolgere i privati nel piano vaccinale. I dipendenti delle aziende aderenti a Confindustria sono circa 5,5 milioni, se consideriamo una media di 2,3 componenti per nucleo familiare potremmo vaccinare più di 12 milioni di persone. Siamo disposti a mettere le fabbriche a disposizione delle comunità territoriali nell’ambito del piano nazionale delle vaccinazioni. Abbiamo già inviato una nostra proposta operativa a Palazzo Chigi. Dobbiamo fare come all’estero dove si stanno utilizzando le fiere, gli aeroporti, le stazioni ferroviarie. Insomma strutture già esistenti. Si può benissimo fare anche in Italia. Confindustria ha già offerto alla Regione Lazio il suo centro congressi”, dice il numero uno di Confindustria.
Quanto alla collaborazione con il nuovo esecutivo, “quella del “governo amico” è un’espressione che non mi piace. Sono certo, però, che il presidente Draghi ascolterà le imprese perché ha ben presente il loro valore e cosa rappresenta il sistema industriale italiano. Draghi saprà ascoltarci: confido tramontata la vecchia liturgia degli incontri separati. Imprese e sindacati devono essere ascoltati insieme per trovare soluzioni rapide ed efficaci”. (ADNKRONOS)