Vogliono un mondo senza confini dove le multinazionali decidono il destino dei popoli

di Maio Improta – – Stiamo assistendo ad un momento epocale.
La transizione di una intera specie verso un nuovo tipo di socialità e di vita.
È una vera e propria guerra mondiale combattuta con le armi della truffa elettorale, del tradimento dei governanti, della mistificazione da parte dei media main stream e con la censura social praticata da una azienda privata perfino nei confronti del Presidente degli Stati Uniti ancora in carica.

Vogliono un mondo senza confini, affinché merci e popoli possano spostarsi senza barriere, vogliono l’integrazione, affinché le tradizioni vengano lentamente cancellate e ci si unisca in un “sentire comune”, vogliono meno nazioni, meno Stati, in modo da consentire alle multinazionali di decidere il destino di interi popoli.

Vogliono l’amore, la pace, l’accoglienza ma sarebbero pronti ad appendere a testa in giù chiunque non la pensi come loro, screditando la vita delle persone con la complicità di editori compiacenti.
Vogliono costringere un intero popolo a restare incatenato ad una Unione Europea che ha già dimostrato di non essere adatta a gestire le emergenze e che ci depreda da anni costringendo il paese a tagliare servizi essenziali.

E poi ci siamo noi.
Chi non vuole perdere la propria identità, chi è fiero di essere italiano, chi pretende il rispetto delle nostre tradizioni, leggi, usi e costumi, chi conosce il valore della propria terra e non è più disposto a svenderla allo straniero con la compiacenza della classe politica più inetta che si sia mai vista sull’orbe terraqueo sostenuta dagli elettori più inadatti al pensiero che possano esistere.

Non so come finirà e chi vincerà.
So con certezza che la guerra è appena iniziata.
Mario Improta