14 giu – L’Italia e’ il paese dell’Eurozona, insieme ai Paesi Bassi, che nell’ultimo decennio ha registrato il maggior deterioramento delle prospettive di crescita di lungo termine.
E’ quanto si legge nel bollettino mensile della Bce. L’Italia, prosegue Francoforte, e’ inoltre il paese, insieme alla Germania, che a partire dal 1999 ha registrato prospettive di crescita inferiori alla media dell’area euro. Se tali prospettive per Berlino sono rimaste relativamente stabili, sottolinea la Bce, in Italia hanno invece manifestato una tendenza al ribasso. .
Per l’economia dell’Eurozona sono ”aumentati i rischi al ribasso, in particolare, legati a un aumento delle tensioni in diversi mercati finanziari dell’area euro e il potenziale contagio all’economia reale”.
L’Eurotower aggiunge che sul piano del risanamento dei conti pubblici negli ultimi anni ”sono stati ottenuti progressi significativi” ma e’ di cruciale importanza ”continuare gli sforzi per ripristinare una sana politica di bilancio pubblico e recuperare competitivita’. Queste sono le precondizioni per una stabile crescita economica”.
Intanto la cancelliera tedesca Angela Merkel e’ intervenuta oggi al Bundestag, la camera bassa del parlamento tedesco, per riferire della crisi del debito in vista del G20, in cui si discutera’ proprio della crisi economica globale, avvertendo che la forza della Germania ”non e’ illimitata” e ”non va sopravvalutata” nelle operazioni di salvataggio della zona euro.
Per quanto riguarda l’uscita dalla crisi del debito sovrano, secondo Merkel non si possono scegliere ”soluzioni facili” o ”mediocri”, ma occorre piuttosto costruire una Unione politica che sia in grado di offrire all’Ue una ”base solida” per il futuro. asca