Poliziotti del Lazio svenduti a Trenitalia S.p.a.? COISP scrive al Capo della Polizia

Preg.mo Signor Capo della Polizia, lo scorso 28 dicembre il Questore di Roma ha inviato ai Dirigenti degli Uffici dipendenti, e per conoscenza “alle OO.SS.”, l’allegata nota con la quale ha informato dell’avvenuta “Sottoscrizione del nuovo accordo con Trenitalia finalizzato all’incremento del fattore sicurezza a bordo treno nell’ambito della Regione Lazio” che consentirebbe il “libero accesso ai servizi regionali per le Forze dell’Ordine”.

Dalla lettura di tale nota si è appreso che il predetto Questore, in data 17 dicembre u.s., si sarebbe impegnato con Trenitalia per una maggiore attività di prevenzione a bordo dei treni in ambito regionale, confermando ciò che norme vigenti già prevedevano, ovvero il gratuito utilizzo dei pubblici servizi di trasporto da parte dei Poliziotti (norme fortemente volute dall’allora Presidente della Regione Lazio Francesco Storace con cui ci furono molteplici e costruttive interlocuzioni che portarono all’introduzione delle previsioni normative previste dall’art. 45, comma 18, della L.R. 16 giugno 2003 n.16), ma obbligando le Donne e gli Uomini della Polizia di Stato a fornire a Trenitalia il proprio indirizzo email istituzionale e il proprio numero di cellulare nonché a scaricare un’applicazione sul proprio smartphone che consentirà alla citata società privata anche di effettuare una “profilazione” dei Poliziotti, con conservazione dei dati “per un periodo di tempo non superiore a 10 anni dalla scadenza dell’accordo”.

Ora, come prima ricordato, nella Regione Lazio la gratuità dei pubblici servizi di trasporto in capo ai Poliziotti è garantita dall’art. 45, comma 18, della L.R. 16 giugno 2003, n. 16. Tale Regione, poi, con un “Contratto di servizio per il trasporto pubblico ferroviario di interesse regionale e locale”, ha previsto la corresponsione di una somma di denaro in favore della predetta società. In altre parole i Poliziotti e gli altri appartenenti alle Forze di Polizia viaggiano gratuitamente ma il loro biglietto è pagato dalla Regione Lazio.

Stante quanto sopra, il menzionato Accordo stipulato dal Questore di Roma ha l’odore di un incomprensibile atto di sottomissione nei confronti di Trenitalia e di una inaccettabile svendita dei Poliziotti che si vorrebbero far diventare i vigilanti di una società privata cui peraltro verrebbe garantito di sommare benefici a guadagno … la presenza, monitorata, sui treni di Poliziotti pronti ad intervenire ed il guadagno di ingenti somme di denaro pagate dalla Regione Lazio per consentire tale presenza.

Signor Capo della Polizia, da anni i Poliziotti, anche nel Lazio, hanno diritto a fruire gratuitamente dei trasporti pubblici urbani e locali e tale beneficio adesso è finanche pagato alla società Trenitalia dalla Regione.
I Poliziotti del Lazio hanno usufruito di detta gratuità semplicemente mostrando la tessera di servizio al momento del controllo da parte del personale addetto.
Ora, invece a partire dal prossimo 10 gennaio 2021, si vorrebbe obbligarli a fornire mail e proprio numero di cellulare nonché a scaricare sul proprio telefono un’applicazione della quale si sconosce il proprietario, chi la gestisce e le condizioni di rispetto della privacy …… si vorrebbe obbligarli a farsi schedare da una società privata (la “profilazione” ipotizzata è a parer nostro del tutto contraria alla legge)… ed anche eventualmente a cedere il posto ad altri utenti “paganti”, quando anche per il posto dei Poliziotti
sui treni c’è chi paga più che profumatamente (!).
Ci pare davvero troppo.

L’Accordo stipulato dal Questore di Roma è offensivo nei confronti degli operatori di Polizia e non meno grave è il fatto che si sia ben guardato dall’effettuare un preventivo coinvolgimento delle Organizzazioni Sindacali, …… l’ennesimo comportamento di chi evidentemente vive il confronto sindacale come una perdita di tempo e dimostra insofferenza verso chi rappresenta i Poliziotti.

Negli anni abbiamo visto migliaia di interventi degli appartenenti alle Forze di Polizia che accorrono appena chiamati dal personale di Trenitalia. Nessun Poliziotto, in servizio o libero, cercherebbe di evitare il proprio intervento in caso di reato o semplicemente mancherebbe di dare ausilio al personale Trenitalia per qualsivoglia problematica.
L’obbligo della registrazione e la procedura prevista dalla nota del Questore di Roma è per noi inaccettabile ed ha lasciato allibiti le migliaia di Poliziotti che fruiscono del trasporto ferroviario regionale nel Lazio.
Tutto ciò premesso, La preghiamo, Gent.mo Signor Capo della Polizia, di valutare positivamente un Suo intervento finalizzato a restituire ai Poliziotti quella dignità che qui è stata fortemente offesa.

Con sincera e profonda stima,

Il Segretario Generale del COISP
Domenico Pianese