Franceschini: “puntare principalmente sul turismo ‘colto’”

In Italia, dopo la pandemia, “il turismo tornerà, e tornerà imponente”. Questo settore “sarà quello che si riprenderà probabilmente più in fretta”. Lo ha detto il ministro dei Beni culturali e del Turismo, Dario Franceschini nel suo intervento alla riunione della IX Cabina di regia per l’Italia internazionale. Per questo motivo l’Italia si deve preparare alle sfide del futuro aiutando ora “le imprese e le persone ad attraversare la crisi” e, per il futuro, puntando principalmente sul turismo ‘colto’. Per questo motivo, per mirare “a questo target turistico”, ha spiegato il titolare del Collegio Romano, “abbiamo indicato richieste per il Recovery Fund che devono essere al centro delle strategie complessive del Paese”.

In primo luogo, c’è bisogno di “una grande riqualificazione delle strutture ricettive: abbiamo bisogno di alberghi di livello alto, mantenendo la peculiarità italiana. In particolare in una parte del Paese, nel Mezzogiorno, in cui non ci sono strutture ricettive adeguate”.

Il secondo tema, “fondamentale per il turismo del futuro” è rappresentato “dalle infrastrutture materiali e digitali. Non è possibile che l’alta velocità si fermi a Salerno, non arrivi in Sicilia. Non è possibile che nella dorsale adriatica non ci sia un’alta velocità degna di questo nome”.

Il terzo punto è costituito, per Franceschini, “dalla valorizzazione dell’Italia minore, investendo, sui borghi, sui cammini, sul turismo lento”. Per il ministro, infine, “è necessaria una grande campagna di promozione del Paese che punti sulla differenziazione degli attrattori turistico- culturali ma che punti anche a costruire, in ogni occasione, un grande evento”. (affaritaliani.it)