di Adriano Segatori – Ho letto che questa tristezza dendritica, questa indigenza neuronale, questa penuria culturale, questa ghirba vanagloriosa “permette” agli italiani.
Lui permette. Lui consente. Lui concede.
Ecco, in questi momenti rimpiango di non essere parlamentare per emulare il compianto amico Tomaso Staiti, quando meno’ il ministro Goria.
Al solo pensiero di vederlo stremito a terra, godo. Comunque, dimostrando una signorilità e uno stile a lui ignoti, lo avvertirei prima, con un consiglio rubato da un film di cui non ricordo il titolo: “non cagarti addosso subito, che ti servirà come ultima cena”.
Sia chiaro, questa non è una minaccia, ma un irraggiungibile sogno dispettoso di uno che detesta chiedere permessi, e soprattutto che non vuole che nulla gli sia concesso perché se lo prende da solo.
A tutti, con congruo anticipo, auguro un Santo Natale pieno di sogni irriferibili, con l’auspicio di una loro realizzazione.
Adriano Segatori è psichiatra-psicoterapeuta, membro della sezione scientifica “Psicologia Giuridica e Psichiatria Forense” dell’Accademia Italiana di Scienze Forensi, dottore di ricerca in Filosofia delle scienze sociali e comunicazione simbolica (Università dell’Insubria – Varese)
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