La malavita fiuta il business dei vaccini anti-Covid. Il via delle campagne vaccinali a gennaio potrebbe attrarre «possibili attività criminali» secondo l’Interpol, che ha inviato un’allerta, tra gli altri, anche alla Fedpol svizzera.
L’organizzazione, che riunisce le polizie di 194 paesi, teme che i gruppi criminali possano tuffarsi nel “piatto ricco” dei vaccini, attratti dai possibili profitti. Qualcosa di simile, sempre nell’ambito del Covid, si era già visto a marzo e aprile con la vendita di mascherine e test sierologici.
«Contraffazione, furto e pubblicità illegale» sono le fattispecie di reato su cui la polizia elvetica è chiamata a vigilare. «Con una serie di vaccini Covid-19 prossimi all’approvazione e alla distribuzione globale, sarà fondamentale garantire la sicurezza della catena di approvvigionamento e identificare i siti web illegali che vendono prodotti contraffatti» scrive Interpol in una nota.
I falsi vaccini rappresentano un «rischio considerevole per la salute e persino per la vita». Secondo l’Interpol, questo rischio è destinato ad aumentare con l’aumento dei viaggi internazionali. Perché con i viaggi aumenta l’importanza dei test del tampone, il che – avverte l’agenzia – rischia di «portare alla produzione e distribuzione parallela di kit di test falsi e non autorizzati».
Quello dei vaccini contraffatti è classificato come “rischio arancione” dall’Interpol, ossia «un pericolo grave e immediato per la sicurezza pubblica».