“Noi abbiamo fatto un governo per dire no agli anti-europeisti e in nome di una svolta europeista. Se prevalesse un orientamento opposto, in altre parole se il governo andasse sotto su una questione come quella, è naturale che il presidente del Consiglio si dovrebbe dimettere. È evidente che si chiuderebbe un ciclo. Ma penso e credo che il Movimento Cinque stelle non impallinerà Conte in Parlamento, assumendosi la responsabilità di mandarlo a casa”.
E’ il monito del leader di Italia Viva Matteo Renzi sulla tenuta del governo, in vista del voto di mercoledì prossimo al Senato dove al momento la maggoranza non ha i numeri per approvare la riforma del Mes varata a Bruxelles con l’ok del Governo Conte.
Renzi, intervistato dalla Stampa, invita a tenere i riflettori puntati solo e soltanto sul voto del MoVimento Cinque Stelle per sapere se mercoledì al Senato asi verificherà l’incidente parlamentare in grado di portare alle dimissioni di Conte. “Io – dice l’ex premier- penso di no. Anche perché se dovessero prevalere i no, la responsabilità della crisi sarebbe tutta sulle spalle dei Cinque stelle. La partita riguarda loro. Certamente non il Pd e neppure Italia Viva”.
Quanto alla possibiltà di un rimpasto per rafforzare la squadra di Governo, Renzi “prende atto” che per ora il presidente del Consiglio non intende prenderlo in considerazione. “Ho sentito Conte dire, nel giorno in cui abbiamo avuto mille morti, che lui dispone dei migliori ministri. Io ne prendo atto: per me – sentenzia Renzi- il rimpasto è un tema chiuso. Oltretutto noi abbiamo due ministre che vanno benissimo Quanto a durare fino al 2023 non so. Se questa è la squadra non ci giurerei, ma magari sarò smentito. Ma il tempo è galantuomo, basta saper attendere. A fine anno avremo approvato la legge di Bilancio e io credo che volta messo alle spalle questo maledetto 2020, tutti dovremo decidere che cosa fare da grandi”. (askanews)