“Credo che la prossima settimana due vaccini che usano la metodologia dell’Rna virale saranno sottoposti all’approvazione dell’Ema e che potremmo avere i primi due sieri come regalo di Natale“. Così il presidente del Consiglio superiore di Sanità, Franco Locatelli, a ‘Che Tempo che fa’ su Rai3. “Dal 15 gennaio – ha annunciato Locatelli – potranno partire le prime somministrazioni alle categorie più esposte”. I due candidati vaccini sarebbero quello di Pfizer e di Moderna giunti allo stadio finale.
“L’Ue ha prenotato da sei case farmaceutiche 6 milioni di dosi. Tra queste ce ne sono 3 che sono nella fase più avanzata. A gennaio è possibile che si comincino ad avere in Europa le prime dose di vaccini. E arriveranno contemporaneamente a tutti i Paesi europei. Il negoziato è stato fatto per tutti dalla commissione. E questo garantisce parità nella distribuzione”. Lo ha detto il commissario Ue agli affari Economici, Paolo Gentiloni intervistato da Lucia Annunziata a Mezz’ora In Più su Rai3. “Se ci sono un milione di dosi, in Italia ne arriveranno 135 mila, in Germania un quota x e così via”.
Si terrà oggi un incontro tra governo, commissario Domenico Arcuri e rappresentanti della Pfizer per parlare del vaccino contro il coronavirus.
“Avremo sicuramente la copertura per tutto quello che serve per il Paese”. Così, sui vaccini anti-Covid destinati all’Italia, Walter Ricciardi, docente di Igiene all’Università Cattolica di Roma e consigliere del ministro della Salute, intervenendo alla trasmissione ‘L’aria di domenica’, il talk di La7 condotto da Myrta Merlino. E, rispondendo a una domanda, Ricciardi non vede nessun rischio ritardi sottolineando che “il vaccino antinfluenzale doveva essere comprato dalle regioni mentre di fatto la fornitura del vaccino anti-Covid verrà gestita direttamente dallo Stato”.
“L’Italia è stata insieme alla Germania, alla Francia e all’Olanda – ha spiegato Ricciardi – in prima fila per cercare di far sì che i vaccini arrivassero in Europa, non solo in Italia, quindi a maggior ragione in Italia, ma in tutta Europa. Dopo di che ha stimolato l’Ue a fare i contratti, in questo momento ne sono stati firmati 5, quindi – ha proseguito – oltre quelli che dovrebbero arrivare all’inizio dell’anno anche quelli che arriveranno più avanti”. E ancora: “Abbiamo firmato e la commissione Europea ci distribuirà il 13,6% in funzione della nostra popolazione”. In tal senso avremo sicuramente la copertura per tutto quello che serve per il Paese”. Questa fornitura del vaccino anti-Covid, ha concluso il consigliere del ministro della Salute “verrà gestita direttamente dallo Stato attraverso le sue articolazioni, la struttura commissariale e il ministero della Salute. ANSA SALUTE