Palermo, 11 giu. – Aveva creduto che la fidanzata avesse 17 anni, ma in realta’ ne aveva 12: e’ per questo che un giovane di 26 anni, e’ stato processato con l’accusa di violenza sessuale; oggi pero’ e’ arrivata l’assoluzione, con la formula “il fatto non costituisce reato”.
La sentenza e’ della quinta sezione del tribunale di Palermo, presieduta da Piero Falcone, che ha accolto la tesi del difensore, l’avvocato Salvino Pantuso.
Sebbene la violenza sessuale nei confronti di ragazzi di eta’ inferiore a 14 anni sia sempre presunta, i giudici non si sono convinti del fatto che l’imputato potesse sapere di avere a che fare con una persona che, nel gennaio 2006, quando ci fu il fidanzamento, non aveva ancora compiuto 13 anni. La madre della ragazza si era costituita parte civile. agi