“Sua maestà il dolore si è insediato nel cuore della politica americana”. Lo scrive Marco Follini in un intervento pubblicato su ‘L’Espresso’ dal titolo ‘La lezione americana sul potere e il dolore’. Follini fa riferimento ai diversi lutti che hanno colpito il presidente eletto americano durante la sua vita: “E’ assai probabile che da questa sofferenza abbia tratto la forza d’animo che gli serve” e che gli elettori abbiano pensato che “un presidente segnato dal dolore poteva essere l’uomo giusto al momento giusto”, scrive.
Ma per Follini, soprattutto, “questa circostanza segnala forse un vero e proprio mutamento del paradigma politico. Può essere il tramonto di leadership muscolari e velleitarie e magari l’inizio di un ciclo diverso”, di leadership poggiate “sulle spalle di chi ha pianto e si è disperato e ha dovuto fare i conti con le avversità”.
Follini, tra l’altro, scrive della “archiviazione di un modello di potere machista e magari la graduale affermazione di un potere imperfetto, segnato anche dai dolori”. ADNKRONOS
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