In Austria è scattato l’arresto per sei dei sedici fermati per l’attentato di matrice islamista di Vienna di lunedì scorso: lo riferisce l’agenzia austriaca Apa. Gli uomini sono sospettati di aver contribuito all’attentato di Vienna o di aver in qualche modo preso parte all’organizzazione di un gruppo terroristico criminale. Per altri otto sospetti è stata richiesta la custodia cautelare. Si indaga anche in altri Paesi.
Il ministro degli Interni austriaco Karl Nehammer ha chiesto e ottenuto le dimissioni del responsabile del Lvt, i servizi di informazione di Vienna, Erich Zwettler, mentre vengono alla luce dettagli sulla radicalizzazione dell’attentatore in due moschee di Vienna, una appartenente al circuito del Iggoe, la comunità islamica austriaca. In riferimento agli 007, il ministro ha parlato di “errori platealmente non tollerabili dal nostro punto di vista” per cui “era necessario trarre le conseguenze”, riferisce Apa. Secondo il capo della polizia Gerhard Puerstl, l’attentatore avrebbe avuto contatti in estate con persone che erano sotto osservazione dei servizi tedeschi.
L’Italia proporrà di istituire “una procura antiterrorismo europea”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, in un’intervista a Tpi, alla luce degli ultimi attentati a Parigi, Nizza, Vienna. “Ricordiamoci che dal 2015 a oggi abbiamo avuto 30 attacchi terroristici in Europa con 300 morti”, ha aggiunto il ministro.
L’Austria chiude le moschee legate al radicalismo – Il ministro degli Interni austriaco Karl Nehammer e la ministra della Cultura Susanne Raab hanno annunciato la chiusura delle moschee legate all’Islam radicale. Lo riferisce Apa. E’ stato deciso dopo un vertice di crisi con il presidente delle comunità islamiche austriache Uemit Vural. Si tratterà dello scioglimento delle associazioni e della revoca dello status giuridico. ANSA
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