“Come evitare la terza ondata nel caso in cui applicassimo solo misure restrittive? C’è solo un modo, creare un sistema di sorveglianza che integri tre elementi: la capacità di fare un numero di tamponi sufficienti per bloccare la trasmissione, tamponi non a tappeto ma mirati; integrare il processo con strumenti informatici che permettano di monitorare in termini spazio-temporali come i casi si distribuiscono regione per regione, integrati con altri parametri demografici, per prevedere quello che succede dopo e anticipare il virus; infine il sistema deve avere la logistica per rendere accessibile questi test dove sono necessari e in Italia ci sono differenze drammatiche”.
Lo ha detto Andrea Crisanti, docente di microbiologia all’Università di Padova, in un’audizione alla Commissione Igiene e Sanità del Senato sul ricorso ai test e al tracciamento per il contenimento della pandemia di Covid-19. “Per combattere questo virus non dobbiamo lasciare indietro nessuno. Se questo lo ha fatto il Vietnam è tranquillamente alla portata dell’Italia”, ha concluso. (askanews)
Ieri, il sottosegretario alla Salute, Sandra Zampa (Pd), intervenuta a Radio anch’io su Rai Radio 1, ha detto che, per non paralizzare il Paese, servirebbe “un lockdown light simile al modello tedesco“. La Zampa ha aggiunto che “è abbastanza complicato cercare di fare una misura sartoriale basata su zone, è uno sforzo grandissimo che stiamo facendo. Il tentativo è non paralizzare il paese, voglio che sia chiaro”.