Antonio Amorosi – – “Vedo in questa azione un eccesso di potere”, spiega ad Affaritaliani il senatore campano Ugo Grassi. “Come giuristi stiamo lavorando su un’ipotesi per difendere gratuitamente i cittadini che venissero colpiti da questo arbitrio di De Luca. Costruire una rete di legali provincia per provincia potrebbe essere la soluzione”.
Vincenzo De Luca non ha fatto in tempo a farsi riconfermare governatore della Campania che con un’Ordinanza ha reso obbligatorio in tutta la regione l’uso della mascherina anche all’aperto. Il provvedimento emesso il 24 settembre varrà fino al 4 ottobre, fatta salva l’adozione di ulteriori provvedimenti in relazione alla rilevazione quotidiana dei contagi. Ma c’è un problema. Gli esperti campani di ogni ordine e grado sostengono, sui giornali locali, che i contagiati da Coronavirus sarebbero cresciuti in regione soprattutto a causa dei giovani che si assembrano continuamente, anche al chiuso, senza alcuna misura di protezione. Se questo è vero non si comprende come l’obbligatorietà della mascherina all’aperto, per tutti, possa essere un deterrente a comportamenti ritenuti scorretti e ridurre i contagi. E’ il solito De Luca, lo stesso governatore che minacciava l’uso del lanciafiamme contro chi organizzava feste di laurea ma che, nella fase più drammatica della pandemia, neanche si sognava di usare lo stesso piglio autoritario per fermare i treni e le auto che dal Nord entravano a migliaia in Campania. Stesso comportamento permissivo, ma eravamo in campagna elettorale, con i tifosi del Napoli quando alla vittoria della Coppa Italia si abbracciavano per strada a migliaia.
Porto il cane a passeggiare; sono solo col cane nel raggio di cento metri…passa una pattuglia e mi multa. No… scusate, ma così è una vessazione irrazionale. Vedo profili di illegittimità per eccesso di potere”, scrive su Facebook il senatore Ugo Grassi, accademico, con numerose pubblicazioni alle spalle ed ex direttore del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Napoli “Parthenope”. Da dicembre 2019 deluso per le decisioni in campo giuridico del M5S, che gli aveva chiesto di candidarsi al Senato, ha lasciato il movimento e fa parte della Lega. Viste le sue competenze giuridiche gli abbiamo chiesto se quest’Ordinanza al pari dei Dpcm del presidente del Consiglio Giuseppe Conte sono davvero impugnabili e sono illegittime.
Grassi: “L’argomento più forte è quello che incidendo su diritti indisponibili o meglio su diritti che per Costituzione possono essere attenuati o vulnerati solo da norme di legge ne deriverebbe la loro illegittimità giacché l’attenuazione o la compressione di questi diritti è avvenuta con norme di rango inferiore”.
Questo vale ancora di più per la semplice Ordinanza emessa dal governatore De Luca o sbaglio!?
“Non solo. Volendo anche rimanere all’interno della valutazione dell’atto amministrativo, in quanto tale, a mio giudizio presenta un vizio di illegittimità per eccesso di potere. L’eccesso di potere è il tipico vizio dell’atto amministrativo che in pratica quasi entra nella valutazione del merito dell’atto. Tenga presente che in diritto amministrativo, in linea di massima, il merito non è sindacabile perché attiene al cuore della decisione e non è che ogni volta la Pubblica Amministrazione decide gli si dice ‘avresti dovuto decidere diversamente’ perché si andrebbe a toccare la libertà valutativa della P.A.”
La cosiddetta discrezionalità della P.A, giusto?
“Esatto. Però si ritiene anche che quando la discrezionalità è usata davvero in modo abnorme, senza congruenza rispetto ai fatti, la libertà della discrezionalità amministrativa trovi un limite in quello che si chiama eccesso di potere”.
E nel caso De Luca?
“E’ un eccesso di potere, considerato anche il parere del Comitato scientifico che addirittura nella fase di massima recrudescenza della pandemia aveva detto al governo che non si dovevano chiudere tutte le regioni. Adesso che siamo in una situazione migliore, per quanto ci siano segnali di una qual certa ripresa del Covid… in un quadro del genere che fai? Ripristini un obbligo così gravemente limitante? E talaltro comprometti la salute umana, perché respirare con le mascherine non fa bene, è acclarato, senza una reale giustificazione!?”.
Ci sono gli estremi per impugnare l’Ordinanza…
“Si, gli estremi per l’illegittimità dell’atto per eccesso di potere, secondo me, ci stanno tutti”.
Molti esercenti e cittadini campani, già duramente colpiti dalla crisi economica da lockdown, ci hanno contattato chiedendo come difendersi, oltremodo oggi dopo questa sorta di plebiscito che ha investito De Luca. Avrebbe senso creare una rete di legali, provincia per provincia campana che possa difendere gratuitamente chi viene colpito da eventuali sanzioni? Andrebbero in qualche modo difesi o no? Sarebbero procedimenti fotocopia con ricorsi ai Prefetti e o nel caso di controversie al Giudice di pace…
“E’ una buona idea. Nel gruppo regionale della Lega abbiamo diverse figure giuridiche con cui possiamo creare questa struttura che possa difendere le vittime di questo arbitrio di De Luca. E’ un’ipotesi su cui la Lega sta lavorando. Non sono siamo nella situazione di marzo scorso e un obbligo di mascherina 24 ore su 24 come si potrebbe giustificare al massimo se fossimo nella fase apicale ma non è così. C’è un’illogicità manifesta. Presto avremo una riunione per decidere come muoverci”.
Ci farà sapere come si metterà in campo la rete e a chi i cittadini potranno rivolgersi?
“Presto ci risentiremo”.
*l’immagine utilizzata è stata creata dal settimanale l’Espresso per raccontare il potere di De Luca in Campania.