Referendum, padre Sorge: “Con il sì Italia ha fatto un salto nel buio”

“L’Italia” votando sì al referendum per il taglio dei parlamentari “ha fatto un salto nel buio”. Padre Bartolomeo Sorge, testimonial del no al referendum, in una intervista all’Adnkronos, dà voce alla sua preoccupazione per l’esito referendario. “L’Italia – dice senza mezzi termini – ha fatto un salto nel buio. Se ci fossero state le riforme necessarie, anche io sarei stato contento di votare sì. Il problema è che si è votato sì al taglio dei parlamentari senza che esistano le riforme necessarie“.

Il gesuita politologo, che fino all’ultimo aveva lanciato l’appello agli indecisi a votare no, mette sul tavolo i suoi dubbi: “Si faranno mai queste riforme finché c’è al governo il Movimento cinque stelle che è populista per cui vorrebbe la democrazia diretta con la piattaforma Rousseau? E poi ci sarà il tempo per fare le riforme dato che ormai manca poco per l’elezione del Presidente della Repubblica con il semestre bianco? E come si fa mentre ci sono i soldi dell’Europa da meritare? Io penso che mancherà il tempo per fare le riforme e quand’anche ci fosse mancheranno le condizioni: quindi un salto nel buio”.

I sostenitori del no parlano di trionfo del populismo. “Si è largamente diffuso in Italia questo virus che è diverso dal Covid ma è altrettanto deleterio dal punto di vista di una morale politica. Io non mi pongo sul piano del numero dei voti perché il popolo ha votato come ha voluto ma dal punto di vista della cultura politica – dice padre Sorge – è un salto nel buio. Speriamo vada bene perché può andare bene ma si può anche morire”.

Deluso? “No, io non faccio il politico ma prendo atto della difficile situazione epidemica, non solo sanitaria ma anche dal punto di vista ideologico. Sono preoccupato, ma dalle difficoltà a volte si esce più maturi”, dice padre Bartolomeo Sorge.  adnkronos