26 diversi progetti di sviluppo e un piano di ricerca quinquennale (2010-2014) per un importo di 10 milioni di dollari in cinque anni sulla base dell’accordo bilaterale per la conversione del debito Italia-Pakistan
6 giu. – La ricetta italiana per lo sviluppo sostenibile e la valorizzazione dei grandi ecosistemi montani fa scuola in Pakistan, dove e’ in corso il workshop promosso dal Comitato Ev-K2-Cnr e Universita’ Internazionale del Karakorum (KIU) per fare il punto sul progetto SEED (Sviluppo Economico, Sociale e Ambientale), rivolto al piano di gestione del Central Karakorum National Park (CKNP), il piu’ grande parco nazionale del Paese che si estende su una superficie di 10.000 chilometri quadrati e spazia tra i 2.500 e gli 8.000 metri di altitudine. Un’area ricca di risorse naturali fondamentali per il quadro socio-economico locale, che riveste un ruolo vitale per gli equilibri ambientali della regione e nel contempo rappresenta una cartina di tornasole come modello di gestione.
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E’ su questo che si concentra l’attivita’ di implementazione del Parco Nazionale del Karakorum con l’attivazione di 26 diversi progetti di sviluppo e un piano di ricerca quinquennale (2010-2014) coordinata da Ev-K2-Cnr e finanziata dal governo pakistano per un importo di 10 milioni di dollari in cinque anni sulla base dell’accordo bilaterale per la conversione del debito Italia-Pakistan.
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In apertura dei lavori Najma Najam, Vice Chancellor della KIU, ha sottolineato come le metodologie e la collaborazioni attivate nell’ambito del SEED tra ricercatori provenienti da diverse istituzioni di diverse nazioni, tra realta’ pubbliche come le amministrazioni del Gilgit and Baltistan e quelle private, tra enti e agenzie internazionali, siano un modello di successo per operare nel campo della ricerca e dello sviluppo sostenibile.
A seguire gli interventi di Francesca Steffanoni in rappresentanza del Comitato EvK2Cnr, Abid Ali direttore del CKNP, e Raffaele Del Cima in qualita’ di direttore di SEED, che hanno elencato gli interventi di ricerca sviluppati nell’ambito del piu’ importante progetto di cooperazione internazionale dedicato alla salvaguardia e allo sviluppo della regione del Karakorum.
Un patrimonio naturalistico tra i piu’ preziosi al mondo ma anche uno degli ecosistemi piu’ fragili che va salvaguardato nell’interesse del pianeta e con l’obiettivo di contribuire agli equilibri geopolitici ed economici di un Paese che riveste rilevanza strategica nella fascia arabo-asiatica.
La conversione del debito pakistano verso l’Italia ha contribuito a convogliare le migliori risorse della ricerca in un intervento tanto vasto e articolato, quanto di straordinaria portata.
Durante le quattro giornate di lavoro verranno illustrati i risultati delle attivita’ di ricerca a 2 anni dall’inizio del progetto, si affronteranno temi quali la gestione e valorizzazione delle risorse naturali, idriche e forestali, lo studio della biodiversita’, il monitoraggio climatico-ambientale, il miglioramento delle condizioni igienico-sanitarie e della qualita’ di vita delle comunita’ locali, attivita’ di waste management e turismo sostenibile. agi