4 giu – E’ benvenuto l’aiuto dei detenuti alla ricostruzione nelle campagne colpite dal terremoto dove piu’ difficile e’ la ricognizione dei danni e piu’ complesse le possibilita’ di intervento per la presenza diffusa delle aziende sul territorio colpito.
E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare positivamente la proposta del Ministro della Giustizia, Paola Severino che ha lanciato l’idea di ”rendere utile la popolazione carceraria per i lavori di ripresa del territorio”.
Sono molteplici le possibilita’ di collaborazione con gli agricoltori colpiti al sisma nelle campagne dove – sottolinea la Coldiretti – l’emergenza continua nelle case rurali, fienili e capannoni danneggiati, nelle stalle con gli animali terrorizzati e senza latte e nelle campi dove manca l’acqua per irrigare.
Le esperienze di collaborazione che abbiamo avviato con le carceri in passato – conclude la Coldiretti – si sono sempre dimostrate molto proficue per il settore agricolo che e’ stato duramente colpito dal sisma con danni superiori al mezzo miliardo di euro. asca