Il prof. Alessandro Meluzzi contesta le dichiarazioni catastrofiste dell’Oms sul coronovirus ed anche tutte le misure proposte durante l’emergenza, caratterizzate da una drammatizzazione della situazione per calpestare le libertà personali e la democrazia.
“Nonostante il numero di morti di questa cosiddetta pandemia da covid continui ad essere assolutamente irrisorio in rapporto con la popolazione generale anche nei Paesi più colpiti, l’Oms certifica per consolarci che la pandemia è solo all’inizio. Non ne avevamo dubbi. Effettivamente dopo avere scoperto che non ci potrà essere né a breve né forse a lungo termine un vaccino efficace, è chiaro che i risultati complessivi soprattutto dal punto di vista geopolitico, economico, finanziario e direi anche di natura giurisdizionale legati al covid, come emerge anche dall’intervento di Ursula von der Leyen, presidente del consiglio, ci vorrà ancora tempo.
Tutte le misure che vengono proposte sono tutte caratterizzate da drammatizzazione della situazione, diminuzione delle libertà personali, petizione comunque di apertura di ogni frontiera, calpestare ogni forma di autodeterminazione e di autogoverno, di democrazia e di sovranità nazionale, ipertrofizzazione del ruolo dei medici, la cui competenza si è rivelata spesso assolutamente irrisoria, misure educative e scolastiche, giudiziarie frequentemente demenziali, come si vede.
In definitiva è vero che dovremo convivere ancora con questo virus. I risultati ancora da raggiungere, non sul piano virologico, ma sociologico, non sono stati raggiunti, però occorrerà nonostante questo, non distruggere l’economia, non distruggere i Paesi, non distruggere i popoli, non distruggere i diritti costituzionali. Certamente è triste dirlo in questo momento, ma devo dire che sono molto preoccupato. Ne vedremo sicuramente delle belle, anzi delle bruttissime.
Da “fatti e disfatti” è tutto.”
Alessandro Meluzzi – Medico Psichiatra, Psicologo, Psicoterapeuta, Criminologo. Docente Psichiatra forense. Primate Metropolita Chiesa Ortodossa Italiana