CAGLIARI – Si è chiuso con una condanna a 20 anni il processo con rito abbreviato ai due coniugi trentenni, Dragana Ahmetovic e Slavko Seferovic, accusati dell’omicidio volontario della figlia Esperanza, di 20 mesi, svanita nel nulla nel dicembre del 2017 dalla roulotte dei genitori, trovata incediata alla periferia di Cagliari. Difesi dagli avvocati Federico Delitala e Michele Satta, i due nomadi hanno ottenuto dal Gup del Tribunale di Cagliari, Giampaolo Casula, le attenuanti generiche che hanno ridotto la condanna rispetto ai 30 anni chiesti dal pm Guido Pani.
La piccola era scomparsa a ridosso del Natale 2017, quando era stato incendiato il furgone dove viveva la famiglia. Il pm, dopo molte versioni contrastanti e ritrattazioni fornite dalla coppia, si era convinto che la bimba fosse stata uccisa intorno al 5 dicembre, soffocata o impiccata. Il corpo non è mai stato trovato: ai genitori è stato così stato contestato anche l’occultamento di cadavere, la simulazione di reato e il rogo doloso del mezzo. Sia durante le indagini preliminari sulla scomparsa che in seguito dal carcere, la coppia – che ha cambiato diversi avvocati – ha dato versioni differenti. (ANSA).