“Sono discorsi che lasciano il tempo che trovano. Non è una questione di porte aperte o chiuse, bisogna vedere cosa fai nella ‘stanza’. Se si sono chiariti le idee trovando programmi comuni ce li spieghino e allora potrebbe andar bene anche tornare insieme, altrimenti non ha senso. Credo poi che parlare di cose così in astratto è solo ‘politichese marcio’. A me, per il momento, risulta che l’unica cosa che fanno insieme è sostenere questo governo. Comunque credo che le ultime ‘manovre’, sulle possibili ed eventuali aperture agli ex Pd, abbiano questo sapore qua, ovvero: mettere in difficoltà Nicola Zingaretti”.
Lo dice all’Adnkronos il politologo Massimo Cacciari, in merito alle dichiarazioni di alcuni esponenti del Pd sulla possibilità del rientro di Renzi e Bersani nel partito. Riguardo poi a un ipotetico scenario politico post elezioni, Cacciari dice all’Adnkronos che “se dovesse ‘cadere’ la Toscana ad essere in pericolo sarebbe Zingaretti, non il governo”.
Bonaccini – “Se mi chiedi se devono rientrare Renzi e Bersani io dico ‘rientrino pure’. Noi dobbiamo riportare quelli che sono usciti e non ci votano piu’, non Renzi e Bersani in quanto tali. Perché il Pd non può rimanere al 20% e se rimane al 20% nei prossimi anni vuol dire che, quando si voterà per le politiche, noi non vinceremo le elezioni”.
Così il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, durante la Festa dell’Unità a Modena, rispondendo ad una domanda sulla possibilità che Renzi e Bersani rientrino nel Pd.