Battisti: sciopero della fame per far valere i miei diritti

“Avendo esaurito ogni altro mezzo per far valere i miei diritti, mi trovo costretto a ricorrere allo sciopero della fame totale e al rifiuto della terapia”. Lo scrive l’ex terrorista dei Proletari armati per il comunismo, Cesare Battisti, in una lettera inoltrata al suo legale, l’avvocato Davide Steccanella. Lo riporta l’Ansa che ha ascoltato il suo Legale. “Battisti da oltre 1 anno e mezzo è in isolamento diurno nel carcere di Oristano – afferma l’avvocato – isolamento di fatto del tutto illegittimo (la pena dell’isolamento diurno a suo tempo inflitta era di sei mesi per cui è stata scontata a giugno 2019)”.

Detenuto da gennaio 2019 nel carcere di Massama, nel mese di Luglio ha presentato tramite il suo legale una denuncia per abuso in quanto ritiene illegittimo l’isolamento in cui si trova nell’istituto di pena oristanese. L’avvocato Gianfranco Sollai chiede alla procura della Repubblica di Roma di accertare eventuali responsabilità per il regime di detenzione in cui, di fatto, si trova il suo assistito. Il difensore di Battisti sostiene che i sei mesi di isolamento diurno, ai quali l’ex terrorista era stato condannato, sono scaduti da tempo.

Nei giorni precedenti aveva presentato un reclamo per la qualità del cibo servito nell’istituto di pena oristanese. Il tribunale di Sorveglianza di Cagliari ha accolto la richiesta di ulteriori esami clinici rinviando l’udienza al prossimo 18 novembre per la pronuncia sul regime alimentare dell’ex latitante. Battisti lamenta anche, a questo proposito, come l’isolamento non gli consenta di cucinare in cella per cui si troverebbe costretto ad assumere alimenti non compatibili col suo stato di salute.